Search
Close this search box.

Merchandise Pokémon italiano: Pokémon Advanced Staks

Ormai è noto, calamite e Pokémon hanno da sempre una perfetta sinergia che, a distanza di trent’anni, alimenta il collezionismo ancora alla grande. Su PokéNext abbiamo già trattato le famosissime calamite marchiate Mr.Day e non è mia intenzione neanche entrare nel merito degli ultimi magneti distribuiti da Salati Preziosi. Con questo articolo torniamo indietro nel tempo fino al 2003, anno in cui Panini decise di fare delle calamite Pokémon un vero e proprio gioco… Stiamo parlando delle calamite Pokémon Advanced Staks!

Entra nel Gruppo Telegram di PokéNext per seguire tutte le novità e commentarle con gli altri utenti: http://bit.ly/2F95vcD

La collezione degli Staks

Le calamite Pokémon Advanced Staks, che da qui in avanti verranno chiamate più semplicemente Staks, vennero prodotte e distribuite nel 2003 da Panini, al fine di abbracciare la terza generazione di Pokémon. La collezione comprende 200 calamite raffiguranti i Pokémon peculiari del Pokédex della regione di Hoenn e ulteriori 10 calamite dedicate ai personaggi della serie animata, tra cui Ash, May e il Professor Birch. Dal Pokédex di Hoenn, che come è noto conta 202 Pokémon, vennero esclusi dalla collezione di Staks i due Pokémon misteriosi: Jirachi e Deoxys.

Pokémon advanced Staks [collezione personale]

Gli Staks sono magneti quadrati aventi lato 4 [cm] e sulla parte frontale c’è una raffigurazione di stock del Pokémon con a fianco il nome ed il numero del Pokédex. Come accade spesso in questo tipo di collezioni collaterali, Panini riciclò i soliti disegni presenti in tantissimi altri prodotti. Per dare un minimo di carisma alla serie, alcuni magneti ricevettero un’olografia cracked ice. La scelta dei Pokémon a cui Panini dedicò la calamita olografica è sufficientemente casuale in quanto, tolte le linee evolutive degli starter e i leggendari, diviene difficile trovare un senso al resto. Ad esempio, perché Registeel ha ricevuto l’olografia mentre Regirock e Regice no? Non credo troveremo mai una risposta a questo tipo di domande!

Pokémon Advanced Staks [collezione personale]

Delle 210 calamite totali, ben 50 ricevettero l’esclusivo effetto olografico. Le calamite olografiche sono più spesse e rigide delle altre e per questa caratteristica vennero definite MegaStaks. È importante sottolineare che le calamite olografiche di questa serie non hanno una controparte regolare, come invece accade in altri tipi di collezioni.

Questa collezione non è un’esclusiva italiana e Panini si occupò della distribuzione delle Advanced Staks in gran parte dell’Europa traducendo i testi anche in spagnolo, portoghese, francese, tedesco e inglese. Un esempio lampante di questo lavoro di traduzione lo troviamo nel tabellone da gioco multilingua utilizzabile quindi in qualunque paese.

Spesso è facile trovare alcuni Staks di questa serie con un’olografia fireworks, differente quindi dalla classica cracked ice a cui siamo abituati qui in Italia. Non è nota la provenienza delle calamite con questo tipo di olografia ma si può presupporre che alcuni paesi come la Francia abbiano optato per un effetto olografico diverso. Purtroppo sul magnete non c’è alcun riferimento linguistico e quindi questa ipotesi non può esser ancora dimostrata.

Esempi di magneti con olografia fireworks [collezione anonima]

La distribuzione degli Staks

Gli Staks vennero distribuiti all’interno di pacchetti acquistabili in edicola che, a loro volta, arrivavano all’edicolante in box da 20 pacchetti l’uno. Ogni bustina costava un euro e al suo interno si trovavano due Staks e un MegaStaks. All’interno della bustina, oltre ai magneti, veniva inserita randomicamente o la checklist per segnare tutti gli Staks mancanti oppure un foglietto illustrativo in merito alle regole del gioco… ma su questo punto torneremo successivamente.

Fronte/retro di un pacchetto della serie Pokémon Advanced Staks [collezione anonima]

Come spesso accadeva per collezioni di questo tipo, anche Panini permise ai piccoli collezionisti di richiedere tramite bollettino postale gli Staks mancanti al prezzo di 40 centesimi l’uno. Panini limitò il numero di magneti ordinabili a 20, senza fare differenze tra Staks e MegaStaks.

A corredo delle calamite, Panini mise in produzione anche un album a tema che permetteva la conservazione di tutta la collezione. L’album si presenta di qualità abbastanza scadente e le tasche trasparenti presenti non si prestano affatto all’inserimento degli Staks.

Album Pokémon Advanced Staks [collezione personale]

Gli spazi sono molto piccoli ed in caso ci si ritrovi ad inserire due MegaStaks nella stessa tasca, queste tenderanno a fuoriuscire o a spaccare la cucitura dello scomparto. Nella pagina iniziale e finale dell’album è raffigurata l’intera collezione di Staks, in modo da avere una checklist sempre a portata di mano.

Giocare con gli Staks

In quel periodo Panini si occupò della produzione di svariate collezioni di Staks dedicate ai brand più importanti del momento come Beyblade, Yu-Gi-Oh! e Dragonball. La formula usata fu sempre la stessa: unire il lato collezionistico a quello ludico. Come già anticipato, infatti, gli Staks non erano solo magneti da collezione, ma potevano esser usati anche per giocare.

Per giocare insieme ai propri amici bastava avere un apposito tabellone magnetico, anch’esso recuperabile insieme all’album e gli Staks. Il tabellone è suddiviso in aree e ad ognuna fascia è associato un numero, proprio come si vede in foto. Ogni giocatore partiva con un numero di magneti non definito da regolamento e quindi arbitrario. A turno i vari partecipanti lanciavano uno dei propri Staks sul tabellone cercando di mirare la zona a punteggio più alto.

Tabellone da gioco della serie Pokémon Advanced Staks [collezione anonima]

In base al regolamento vinceva chi, dopo i vari turni di gioco, rimaneva con degli Staks in mano. Come si vede, infatti, più alto è il punteggio ottenuto con un lancio, maggiore è il numero di Staks che gli altri partecipanti ti devono dare.

Non ho ricordo del successo di questo gioco e anche chiedendo a chi ha vissuto questo prodotto in prima persona, nessuno si è mai dedicato a questa attività preferendo di gran lunga il lato collezionistico. Probabilmente l’idea di ‘rubare’ momentaneamente gli Staks degli amici e mescolarle tutte con il rischio di non riconoscere più le proprie non fece decollare il gioco di Panini.

Qualche curiosità sugli Staks

La rarità dei singoli Staks non è legata alla presenza dell’olografia come potrebbe essere intuitivo pensare ma è correlata ad una minor produzione di alcuni specifici Pokémon. Grazie alla testimonianza di molti collezionisti che si sono divertiti ad aprire centinaia di pacchetti, è possibile affermare che gli Staks di alcuni Pokémon come Shedinja, Lombre o Breloom sono effettivamente più difficili da trovare all’interno dei pacchetti.

Come accadde per la collezione delle Advanced Action Cards, sempre distribuita da Panini, anche qui l’azienda commise il medesimo errore sulla linea evolutiva di Rhyhorn. Probabilmente convinti della scelta adottata sulle lenticolari, gli addetti al controllo non prestarono attenzione al fatto che al nome di Rhyhorn era stata associata l’immagine di Rhydon e viceversa.

Pokémon Advanced Staks [collezione personale]

Un altro piccolo errore o forse una scelta voluta riguarda il MegaStaks di May. Ad ogni magnete dedicato ai personaggi della serie animata, Panini associò una lettera maiuscola dell’alfabeto, invece che la classica numerazione, così da posizionarli arbitrariamente in cima o in fondo alla collezione. Il magnete di May è l’unico ad essere identificato con una lettera minuscola. Ad oggi non è noto se questo sia effettivamente un errore o una scelta dettata dalla volontà di una maggior chiarezza di lettura dato che si tratta della lettera “i”.

Pokémon Advanced Staks [collezione personale]

Staks Pokémon – Collezioni senza frontiera

Gli Staks dedicati a Pokémon non sono certo un’esclusiva italiana. Cercando sui vari siti di vendita è possibile imbattersi in diversi magneti, provenienti tutti da serie diverse, ma sempre prodotti e distribuiti da Panini. Per completezza, quest’ultimo paragrafo è dedicato ad un accenno sulle altre collezioni di Staks esistenti.

Pokémon Johto League Champions Staks

La prima in ordine cronologico è la Pokémon Johto League Champions Staks. Nel 2002 Panini distribuì questa collezione come esclusiva spagnola e portoghese. Essa comprende ben 250 Staks raffiguranti tutti i Pokémon di prima e seconda generazione oltre che dieci Staks speciali. Questa collezione fece da apripista a tutte le successive, compresa quella arrivata qui in Italia nel 2003. Erano già presenti i MegaStaks, il tabellone magnetico per giocare e l’album per contenere la collezione. Nella serie era presente anche un ulteriore album a zip trasparente. Questo serviva come raccoglitore per il tabellone, l’album dei magneti e la checklist, così da facilitarne il trasporto per giocarci con gli amici.

Album e magnete della serie Pokémon Johto League Champions Staks [collezione anonima]

Pokémon Staks

La seconda ed ultima è la serie dei Pokémon Staks. Nel 2006 Panini si occupò di quella che doveva essere la collezione definitiva degli Staks. Questa serie venne distribuita in tutta Europa e tradotta in ben sette lingue. La collezione comprende 240 Staks raffiguranti alcuni dei Pokémon appartenenti alle prime tre generazioni. Sfortunatamente i Pokémon Staks non ebbero il successo atteso e vennero velocemente dimenticate dal pubblico. Il layout scelto per rappresentare il Pokémon fu molto confusionario in quanto Panini aggiunse informazioni sull’altezza, il peso e il tipo del Pokémon, sacrificando così lo spazio per lo sprite. La scarsa qualità di stampa e le pose nuovamente riciclate finirono di affossare una collezione nata già male. Anche qui era presente l’album per la conservazione dei magneti, il tabellone per il gioco e la checklist.

Album e magnete della serie Pokémon Staks [collezione anonima]

Staks, storia di un successo mancato?

A differenza delle più note calamite Mr.Day, gli Staks non ebbero il successo atteso e sperato da Panini. In quegli anni l’entusiasmo dilagante dovuto alla Pokémon Mania era in netto calo e molti collezionisti avevano iniziato a vivere il brand Pokémon in modo più passivo. Gli Staks sono un chiaro esempio di strascico del boom che ebbe Pokémon nel 2000 ma, nonostante questo, a distanza di anni, riescono ancora a farci immergere nei ricordi. Forse, alla fine, è più romantico pensare agli Staks come ad un elemento del grande puzzle che negli anni ci ha fatto innamorare dell meraviglioso mondo dei Pokémon.