[Teoria] La vera identità dello scheletro del sequel di Breath of the Wild

Il sequel di The Legend of Zelda: Breath of the Wild è probabilmente uno dei titoli più attesi in tutto il mondo, e di cui, purtroppo, non abbiamo più avuto notizie sin dal suo primissimo trailer, all’E3 2019. Proprio in quest’ultimo, i fan hanno potuto notare come il sequel di Breath of the Wild abbia un tono molto più oscuro rispetto al prequel (similmente a Ocarina of Time Majora’s Mask); inoltre, hanno anche potuto constatare che, per la seconda volta, la saga di The Legend of Zelda ci concede un sequel diretto a uno dei suoi titoli, senza mettere in mezzo timeline alternative… Ma ne siamo proprio sicuri?

Commenta la notizia, resta aggiornato sulle novità e conosci nuovi Allenatori su Telegram, Instagram e altri nostri social: https://linktr.ee/PokemonNext

ATTENZIONE:

In questo articolo ci saranno pesanti spoiler su The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Hyrule Warriors: L’era della calamità. Vi consigliamo di procedere nella lettura solo se conoscete appieno la trama di entrambi i titoli.

Un (non)prequel pieno di potenziale

Dopo aver vissuto la storia proposta da Hyrule Warriors: L’era della calamità, pubblicizzato come un prequel di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, abbiamo tutti potuto constatare che un prequel vero e proprio in realtà non è. Il titolo, infatti, “dà il via” a una timeline alternativa a quella di Breath of the Wild. In questa seconda timeline, infatti, Link e i suoi compagni riescono a sconfiggere la Calamità Ganon nelle stesse vicende di quando si risveglia, e non 100 anni dopo (come in BotW). Riescono in questa impresa grazie a Terrako, un piccolo guardiano costruito (o riparato da una carcassa?) da Zelda durante la sua infanzia, che vediamo, nella primissima cutscene di Hyrule Warriors, partire dalla prima timeline per andare nel passato della seconda (di HW), con lo scopo di “salvarla”.

Terrako della prima timeline che va nella seconda, fuggendo da un Guardiano

Da qui, però, si origina il primo dubbio riguardante queste due timeline, che probabilmente verrà risolto in futuro: in un flashback di HW vediamo come re Rohan sequestra Terrako alla piccola Zelda. Dando per scontato che questo sia un momento condiviso da entrambe le timeline (dato che vediamo la Zelda di HW ricordarsi di ciò), ciò porta a chiedersi: dove si trova il Terrako della timeline di HW? Si tratta per caso del “Terrako oscuro” che affianca Astor? E se fosse così, come è divenuto “oscuro”? Evidentemente HW non costituisce solo uno spin-off fine a se stesso…

Il “Terrako oscuro” di Astor

Ma non finisce qui: in HW vediamo come Astor risveglia la Calamità Ganon prematuramente (prima del suo risveglio effettivo nella timeline di BotW), utilizzando proprio il Terrako oscuro, che è nientemeno il contenitore, o ricettacolo, come viene definito dal gioco, della Calamità. Ci colleghiamo così proprio ad Astor, personaggio che porta con sé un altro “buco” narrativo: chi è questo personaggio, oltre ad essere un servo di Ganon? Quali sono le sue origini? Come ha ottenuto il Terrako oscuro nella seconda timeline? Ma soprattutto, che fine ha fatto l’Astor della prima timeline?

L’Astor che non abbiamo conosciuto

Arriviamo così al punto focale del discorso: uno dei protagonisti assoluti del trailer di annuncio del sequel di BotW è sicuramente quell’essere scheletrico che si risveglia all’arrivo di Link e Zelda. Tutti noi, prima dell’uscita di HW, lo abbiamo ricollegato a Ganon, presumibilmente all’origine stessa della Calamità. Eppure, dopo aver vissuto la trama di HW, vi propongo un accostamento molto banale, ma a cui forse non tutti hanno pensato:

Noterete l’abbondanza delle somiglianze: i capelli, l’occhio sulla fronte, la natura (espressa in vestiario e gioielli) da monaco/sacerdote oscuro. Proprio così: secondo me lo scheletro risvegliatosi nel trailer non è altro che l’Astor della prima timeline.

Il vero ricettacolo

In HW, Ganon viene risvegliato da Astor grazie al presunto Terrako di quella timeline che ne fa, appunto, da ricettacolo. In BotW, invece, la Calamità si risveglia autonomamente. Certo, viene narrato che è questo il comportamento usuale della Calamità, tant’è che il suo arrivo viene addirittura predetto. Ma se avesse bisogno comunque di un “appoggio”?

Mi spiego meglio: facciamo finta che il Terrako della prima timeline non sia mai finito nella seconda (di HW). Ciò porta, inevitabilmente, alla morte dei quattro campioni e alla vittoria di Ganon anche in HW, esattamente come in BotW. Tuttavia, anche senza l’intervento dell’altro Terrako a salvare la situazione, in HW Astor avrebbe comunque risvegliato Ganon grazie al “suo” Terrako, della sua timeline. Dunque, perché non dovrebbe esser andata così anche nella prima timeline? Beh, perché lì Terrako non è mai divenuto il ricettacolo della Calamità (anzi, è addirittura fuggito nella timeline di HW dopo il suo risveglio). In assenza del mezzo, l’Astor di BotW ha probabilmente dovuto cercare un metodo alternativo, magari trovando un altro ricettacolo

Siamo adesso (non che non lo fossimo già prima) nel pieno campo delle speculazioni, ma proprio in HW abbiamo visto come la Calamità ha facilmente assorbito Astor senza problemi, per usarlo come corpo “fuso” al Terrako oscuro. Ebbene, ritengo possibile che, in BotW, Ganon abbia proprio usato Astor per risvegliarsi (o meglio, Astor si è spontaneamente sacrificato magari), e per, forse, usarlo come ricettacolo. Per permettere ciò, Astor avrebbe forse dovuto essere il partecipe di un qualche tipo di rituale. Caso vuole che nel trailer del sequel di BotW troviamo lo scheletro (di Astor) sopra un altare, con una mano che ne sembra “assorbirne” il potere.

E se fosse proprio andata così? Astor sarebbe quindi divenuto il ricettacolo della Calamità nella prima timeline per permettere il suo risveglio completo? E come mai, allora, si risveglia nel sequel di BotW? Che sia invece Ganon che, di nuovo, utilizza il corpo di Astor come mezzo? Ci toccherà aspettare l’uscita del gioco per scoprirlo!