L’interminabile attesa del fandom nei confronti di Leggende Pokemon Z-A ha sicuramente suscitato all’interno della community un rifiorito interesse riguardo la sesta generazione di mostriciattoli tascabili. Uno degli elementi più attesi dal ritorno a Kalos è sicuramente il ritorno alle megaevoluzioni: la gimmick generazionale più apprezzata dai fan, che ha conquistato l’interesse delle persone grazie a design accattivanti ed esagerati, i quali però celano alcune delle idee di lore più crude e inquietanti che Game Freak abbia mai deciso di rilasciare.
Caccia alla lore!
Negli ultimi giorni, per via del Teraleak, ovvero la più grande mole di informazioni trafugate a Game Freak nella storia del medium, i fan hanno avuto modo di confrontarsi con macabre ed esplicite storie originariamente previste per la biblioteca di Canalipoli dei giochi ambientati a Sinnoh, oltre che grotteschi beta design riconducibili ad alcuni mostriciattoli di terza generazione (come ad esempio Metagross o Cacturne). La fruizione di questi contenuti ha colpito una buona fetta di community, impressionata dalla direzione cruda ed adulta verso cui Game Freak sembrava voler far virare il brand attorno al primo decennio degli anni 2000. In molti però non ricordano di come il lato più oscuro del mondo dei mostriciattoli tascabili sia sempre arrivato agli occhi del pubblico, bene o male canonicamente, mediante lo strumento che più di qualsiasi altra cosa ha da sempre ha cercato di contestualizzare e diversificare la stirpe di Mew: il Pokédex.
Perché stilare questa classifica?
Se le voci dell’enciclopedia digitale per Pokémon non si sono mai risparmiate un tono un po’ più inquietante rispetto alle atmosfere dei giochi principali ( ci basti pensare alla celebre voce del Pokédex di di Hypno da Pokémon versione Rosso Fuoco: “Ha con sé una sorta di pendolo. Una volta, per errore, si è portato via un bambino che aveva ipnotizzato”; o quella di Drifloon da Pokémon Sole: “Si dice che prenda per mano i bambini e li accompagni nell’aldilà. Preferisce quelli piccoli e leggeri”.), è anche doveroso ammettere che la casa sviluppatrice abbia riservato un posto nella sala d’onore delle descrizioni più raccapriccianti alla gimmick introdotta in sesta generazione (le cui voci del pokédex sono però visibili solo a nei giochi di settima).
Le megaevoluzioni, fenomeni d’origine misteriosa (anche se in realtà da quel che si sta trapelando dal TeraLeak, pur non volendo rovinare l’atmosfera, queste sembrerebbero state concepite alla chiusura dei lavori su XY, più a fini di marketing che di ampliamento della lore e del world building di Kalos), sono note per alterare in maniera innaturale i corpi e le menti delle creature tascabili,spesso non risparmiando loro una buona dose di sofferenza! In questa classifica andremo proprio a mettere in mostra i prodotti più crudi della fervida fantasia degli sviluppatori.
5) MegaGlalie
“Durante la megaevoluzione, l’energia sprigionata è uscita dalla bocca sganciandogli la mandibola. Vomita neve senza sosta.” – Voce del Pokédex di MegaGlalie, Pokemon Sole.
Se c’è un chiaro concept biologico alla base delle megaevoluzioni, da quel che possiamo leggere tra le descrizioni di settima generazione, questo sta nell’evidenziare la loro intrinseca “natura contro natura”. Quello che accade a Glalie è di fatti una decostruzione e distruzione dell’idea alla base del Pokémon, ovvero l’abitudine di congelare le prede per poi divorarle, attraverso la fisica disarticolazione della mandibola che gli permetteva di cibarsi e l’eccessiva energia sprigionata che lo costringe a compiere l’azione opposta: vomitare! Infine il design di Glalie, a metà tra un viso umano e una maschera da hockey, rende a dir poco inquietante anche la resa grafica di questa frattura implementata dalle megaevoluzioni.
4) MegaGarchomp
“È accecato dalla rabbia perché le ali di cui va fiero si sono trasformate in falci. Sfoga la propria ira sbattendole furiosamente a terra.” Voce del Pokédex di MegaGarchomp, Pokemon Luna.
In modo simile al caso analizzato precedentemente, anche la descrizione di MegaGarchomp tende a mettere in risalto la violazione del design originale, arricchendo anche la descrizione della ricezione negativa della mutazione da parte della psiche dello stesso Pokémon. Un ulteriore dettaglio che può far intuire la natura malevola di questo processo (oltre all’inutilità del mega-pseudo-leggendario in competitivo rispetto alla sua forma base) è la diminuzione della statistica base di velocità al netto dell’aumento delle altre statistiche.
3) MegaSalamence
“Ha sviluppato tendenze violente a causa della frustrazione nel vedere le sue preziose ali unite e deformate dall’energia della megaevoluzione”. – Voce del Pokédex di MegaSalamence, Pokemon Ultrasole.
Caso simile a quello di MegaGarchomp, o almeno sempre di ali e pseudo-leggendari si sta parlando! Nonostante però qui non ci sia alcun ribasso delle statistiche di base (e il Pokémon si sia dimostrato tutt’altro che inutile in ogni formato concernente l’utilizzo della gimmick di sesta generazione), Salamence guadagna un posto più pregevole nella classifica dei martiri per merito del tradimento alla base di tutta la linea evolutiva. Se infatti le ali dell’”Ace” della campionessa Camilla erano un dettaglio marginale inglobato tra tanti altri elementi visivi al design del Pokémon, quelle del drago di terza generazione vengono presentate come la più grande ossessione del suo stadio base, Bagon, probabilmente ottenute in forma finale proprio grazie al puro desiderio. Ciò rende la loro deformazione un trattamento decisamente più crudele da parte di Game Freak nei confronti della povera creatura!
2) MegaSableye
“La gemma sul petto, diventata enorme per aver assorbito l’energia della megaevoluzione, è uscita dal corpo aprendosi un varco nella pelle.” – Voce del Pokédex di MegaSableye, Pokemon Ultrasole.
Qui non si parla di smantellamenti di idee alla base dei design, ma di essere trafitti dall’interno da una gemma 15 volte più pesante del proprio stesso corpo (i 161,0kg della mega contro i miseri 11.0kg della forma base), cosa che non deve essere affatto piacevole, o comunque sicuramente più dolorosa della disarticolazione della propria mandibola. Se a ciò aggiungiamo al fatto che anche in questo caso avviene un consistente downgrade di velocità di base (e stavolta di ben 30 punti, più della metà della velocità originale del pokemon, che per altro era noto sferrare attacchi di stato con priorità grazie all’abilità burla, persa dalla mega in favore di Magispecchio), possiamo affermare che il mostriciattolo ispirato ai Goblin di Hopkinsville non sia granché contento di qualunque situazione in cui il proprio sadico allenatore decidesse di sottoporlo a questa mutazione perversa!
Prima di annunciare la prima posizione, ci teniamo a specificare che questa è una classifica completamente soggettiva e finalizzata a suscitare un po’ di voglia di spulciare nelle voci del Pokédex nelle menti dei lettori, è ovviamente impossibile decretare la “descrizione più raccapricciante” e consiglio vivamente di andare a consultare anche le voci relative ad altre megaevoluzioni MegaBanette, MegaGyarados, MegaHoundoom e MegaSharpedo per rimanere ugualmente a bocca aperta. Ricordiamo inoltre che foste interessati a spulciare qualcosa riguardo la generazione d’origine di questa meccanica, il Tera Leak ai danni di Game Freak non sembrerebbe aver risparmiato Pokemon X e Y, di cui qui riportiamo qualche video delle sue build iniziali.
1) MegaScizor
“Con la megaevoluzione accumula un’enorme quantità di energia. Se passa troppo tempo in questo stato, comincia a fondere.” – Voce del Pokédex di MegaScizor, Pokémon Ultrasole
Infine concludiamo con una descrizione che contestualizza un altro elemento chiave delle megaevoluzioni: la sua temporaneità. Rendere biologicamente necessario il tornare allo stadio base è sicuramente un dettaglio apprezzabile, ma il team di sviluppatori non ha proprio voluto utilizzare mezze misure e ha deciso di rendere la trasformazione in una bollente pappetta d’acciaio il prezzo da pagare per un utilizzo eccessivo della megaevoluzione del povero Scizor!