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Alla scoperta del GCC Pokémon: Jungle

Jungle

“Ciao a tutti! Benvenuti su Pokémon Next.

Mi chiamo Roberto! Però la gente mi chiama Mr.Pokémon!

Nel nostro mondo è stato prodotto un gran numero di set di carte collezionabili Pokémon! Per alcuni sono terreno di gioco competitivo, per altri carte da collezionare con amore. In quanto a me… Lo studio ed il completamento di questi set sono il mio lavoro.

La tua avventura alla scoperta dei segreti che i set di carte Pokémon custodiscono sta per iniziare. Ti aspetta una lettura ricca di informazioni e nostalgia!

Andiamo!”

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INTRODUZIONE AL JUNGLE

Grazie all’enorme successo ottenuto con la produzione e la distribuzione del Set Base in Giappone, Media Factory, decise di stampare e render disponibile al pubblico nipponico il 5 marzo 1997 un nuovo set, il Jungle. Per via dei pochi mesi trascorsi tra l’uscita del Set Base e del Jungle in Giappone, è lecito supporre che tale set fosse già in progetto nei laboratori della Media Factory, nonostante non fosse prevedibile il successo planetario del primo set.

Logo set Jungle

Il Jungle è il primo set tematico della storia del gioco di carte collezionabili in quanto ambientazioni e Pokémon scelti vanno a richiamare la giungla, bioma tipico dei paesi tropicali ed equatoriali, caratterizzato da una fitta e varia vegetazione. In occidente il set uscì ben due anni dopo, il 16 giugno 1999, sempre grazie al lavoro della Wizard of the Coast.

A differenza del Set base, che non presenta un simbolo di identificazione, The Pokémon Company attribuì al Jungle il fiore della Rafflesia, pianta tipica delle zone tropicali, nonché ispirazione per il concept di Vileplume; tra il simbolo del set giapponese e quello occidentale non ci sono differenze rilevabili. Questo segno di riconoscimento venne posto a destra sotto l’artwork della carta e la sua posizione non variò fino al rilascio del set “Legendary Collection” compreso. Tale espansione fu stampata in meno lingue rispetto al Set Base tra cui: giapponese, inglese, tedesco, francese, italiano, spagnolo, olandese e portoghese.

Jungle fu pensato come espansione del Set Base; il set é caratterizzato da pochissime carte, solo 48, dedicate principalmente a Pokémon non illustrati nel precedente set, in modo da avvicinarsi al completamento del Pokédex. Questa volta la trasposizione tra set giapponese e occidentale non fu uguale, ma la WotC fece alcune modifiche sostanziali al fine di dargli una dimensione più congrua alla distribuzione.

Snorlax raro a sx e Snorlax raro olografico a dx

L’idea fu quella di inserire sia la versione olografica che non olografica delle carte che nell’espansione giapponese erano solo olografiche, raggiungendo quindi le 64 carte totali. Per quanto riguarda il layout, l’ordine di numerazione scelto per le varie lingue e l’effetto olografico usato per le varie carte si richiama all’articolo sul Set Base, in quanto non sussistono differenze.

Il set giapponese venne interamente stampato con il simbolo di rarità classico posto in basso a destra a fianco del numero Pokédex di quel Pokémon; non esiste quindi una versione no-rarity del Jungle. Per i set occidentali, invece, abbiamo sia una prima stampa in prima edizione caratterizzata dal classico bollino nero già visto per il Set Base, che una stampa unlimited di maggior tiratura e quindi di minor rarità.

I pacchetti giapponesi, sempre da dieci carte, presentavano tutti lo stesso disegno illustrato da Mitsuhiro Arita, il quale andava a richiamare fedelmente il tema della foresta tropicale. All’interno di tali pacchetti era sempre garantita una carta olografica. I booster pack occidentali contavano invece undici carte e tre differenti artwork.

Confronto tra artset occidentale (uno italiano e due inglesi) e pacchetto giapponese

A causa delle scelte già discusse della WotC, la carta olografica non era garantita nella versione occidentale; questo rese le olografiche occidentali più rare e ambite dai collezionisti. Anche qui, come per il Set base, si potevano trovare all’interno dei booster box ben 36 bustine. Una piccola curiosità riguarda l’illustrazione di Arita presente sul booster box giapponese, in cui è raffigurato un Exeggutor con il collo allungato, andando così ad anticipare la versione regionale di Alola uscita quasi venti anni dopo.

Copertina di un box Jungle giapponese

È plausibile supporre che l’Exeggutor di Alola rappresentasse l’idea originale di Exeggutor, poi scartata per sostituirla a quella nota in cui il Pokémon presenta un collo più corto; queste però sono da considerarsi solo speculazioni.

A corredo del set WotC produsse due mazzi tematici: Super Power e Getto d’Acqua. Questi sono composti da 60 carte l’uno, un regolamento di gioco, segnalini danno, lista delle carte ed una monetina per il Testa o Croce raffigurante Vileplume. In entrambi si trova una carta olografica del set, rispettivamente Kangaskhan e Vaporeon, oltre che tutte le restanti carte (sempre del set) necessarie alla costruzione del mazzo.

Confronto tra i differenti mazzi tematici in lingua inglese

L’ANGOLO DELL’ILLUSTRATORE

Il gruppo di illustratori che lavorò al Jungle era numericamente ancora molto limitato. Mitsuhiro Arita, Ken Sugimori, Keiji Kinebuchi e Kagemaru Himeno riuscirono ad amalgamare i loro diversi stili verso il comune scopo di ricreare un’avventura in una giungla abitata da molteplici specie Pokémon. Mitsuhiro Arita, grazie alla tematicità del set, riesce a migliorarsi ulteriormente e ad enfatizzare al massimo il proprio stile andando a curare maniacalmente le ambientazioni dei suoi lavori. È d’obbligo citare alcune carte diventate iconiche grazie alla loro bellezza e armoniosità come il Lickitung [38/64] o il Cubone [50/64].

Lickitung [38/64] e Cubone [50/64]

Kagemaru Himeno è una delle poche illustratrici che, nonostante abbia iniziato agli albori del TCG, tutt’oggi illustra un gran quantitativo di carte per i nuovi set. Il suo stile si concentra sull’uso di acquerelli con i quali tende ad addolcire i contorni e gli ambienti in cui il Pokémon è raffigurato. La delicatezza che un acquerello riuscirebbe a regalare viene compensata dall’uso di colori estremamente saturi e patinati, generando così delle tonalità che il più delle volte non rispecchiano gli originali colori dei Pokémon. Anche l’anatomia dei mostriciattoli tascabili è enfatizzata ed interpretata dall’artista creando così confusione e talvolta poca proporzione nel risultato finale.

Una scelta artistica davvero curiosa e limitata a pochissimi set del GCC fu quella di inserire alcuni animaletti del mondo reale all’interno degli artwork. In questo set è infatti possibile vedere un Eevee che gioca con delle farfalle, uno Spearow che caccia un vermetto o addirittura un Exeggutor che si gode un tramonto mentre un piccolo granchio si avvicina a lui incuriosito.

Spearow [62/64], Eevee [51/64] e Exeggutor [35/64]

Tale scelta, portata avanti grazie ai lavori di Mitsuhiro Arita e Kagemaru Himeno, contribuisce a rendere il set estremamente immersivo e tematico così che il collezionista possa sentirsi trascinato all’interno di un’avventura nella giungla.

CARTE PROMOZIONALI ED ERRORI

Con l’avvento del Jungle vennero introdotte le carte denominate Prerelease. Queste sono ristampe di carte appartenenti alle espansioni del TCG che presentano la scritta olografica “PRERELEASE” sopra l’artwork in basso a destra. La carta Prerelease dedicata al set Jungle è il Clefable olografico [1/64]; questo venne distribuito solo ai partecipanti del “Jungle Prerelease Tournament” nell’ agosto del 1999 in America, risultando quindi un’esclusiva inglese. Nonostante alcune prime indiscrezioni che riportavano ben quattro colori differenti per la scritta “PRERELEASE”, l’unico confermato per Clefable fu quello verde. Tra le quattro carte Prerelease prodotte nell’era WotC quella raffigurante Clefable è considerata la più rara.

Clefable PRERELEASE

Prima di entrare nel dettaglio delle singole carte è interessante approfondire un particolare errore che afflisse le sedici carte olografiche del set. Durante le prime stampe della versione unlimited inglese, Wizard of the Coast stampò le carte olografiche senza il simbolo caratterizzante l’espansione; questo generò confusione tra gli acquirenti che pensarono inizialmente di aver tra le mani carte inedite del Set Base. Fortunatamente l’errore fu corretto celermente con le successive tirature unlimited.

Differenza tra un Pinsir holo con errore e la successiva versione corretta

Un altro errore legato a questo set interessò la prima promo black star della WotC ritraente il Pikachu illustrato da Kinebuchi a cui si dà comunemente il nome di Ivy Pikachu. Parallelamente alla distribuzione del GCC Pokémon, la Wizards of the Coast produsse molte carte promozionali per tornei o eventi speciali. Quest’ultime erano caratterizzate da una stella nera con la parola “PROMO” scritta sopra, posizionata dove normalmente si trovava il simbolo di espansione; da qui il nome “Wizards Black Star Promos”. La prima di questa serie di carte promozionali fu proprio Ivy Pikachu che, con tiratura estremamente bassa, era possibile trovarlo all’interno dei booster pack Jungle inglesi prima edizione.

Ivy Pikachu

Questo fatto rende Ivy Pikachu l’unica promo black star trovabile in dei normali pacchetti del GCC e l’unica ad essere caratterizzata dal bollino “1st edition”. Fino a poco tempo fa si pensava a questo come un errore. Grazie al recente ritrovamento di un prototipo di booster pack Jungle inglese prima edizione con stampata la scritta “Capture the rare Pikachu card! Look on inside wrapper!”, si può supporre che inizialmente fosse intenzionale la scelta di inserire questa promo nei pacchetti e che, solo successivamente, l’idea venne scartata.

Probabile prototipo di un pacchetto Jungle

Per merito delle testimonianze di persone che hanno aperto dei classici pacchetti Jungle inglesi in prima edizione, trovandoci all’interno più di un Ivy Pikachu, è lecito pensare a questo come un refuso di una vecchia idea abbandonata sul nascere. Vediamo ora alcune peculiarità delle singole carte, tra errori e versioni alternative.

Electrode [18/64]: La versione inglese in prima edizione venne stampata con l’artwork dell’Electrode presente nel Set Base.

Electrode “set base error”

Butterfree [33/64]: Alcune versioni in prima edizione di questa carta, a causa di una bolla di inchiostro, presentano invece che la scritta “1 edition” la scritta “d edition”; si parla quindi di d edition Butterfree. Stesso identico errore affligge anche la carta di Eevee [51/64].

Buttefree “d edition error”

Meowth [56/64]: Esiste una versione promozionale distribuita solo in America all’interno del box di un prodotto alimentare simile alle nostre girelle (Pokémon Rolls). La carta in questione presenta, come unica differenza dall’originale, il riquadro esterno dorato invece che giallo; comunemente si parla di Meowth gold border.

Meowth gold border

Pikachu [60/64]: Di questa carta esiste una versione promozionale che fa da apri pista alle promo “W” della WotC. Queste carte sono identificabili grazie alla presenza di una “W” dorata posta o sull’artwork o sotto di esso; in totale uscirono sette promo “W”. Il Pikachu fu il primo della serie e venne distribuito in America nel settembre del 1999 con il magazine “The Duelist” nell’edizione “Jungle Fever”.  In Italia, invece, era possibile trovarlo come allegato gratuito nel numero 2344° del fumetto di Topolino uscito il 31 ottobre del 2000. Tutti i Pikachu W promo italiani sono unlimited, mentre quelli inglesi sono in prima edizione.

Pikachu “W promo”