Search
Close this search box.

Monster Hunter Stories | Recensione

Ad undici mesi esatti dalla sua uscita in territorio giapponese, il tanto atteso Monster Hunter Stories arriva finalmente in occidente. Il gioco offre una prospettiva diversa del mondo che conosciamo, in cui al posto di essere dei cacciatori di mostri, saremo degli Allevatori di Monstie. 

Storia
La storia inizia con una piccola introduzione a quello che sarà il gioco vero e proprio. Ci ritroveremo infatti nel bel mezzo della ricerca di un uovo, accompagnati dai nostri due amici Cheval e Lilia. Ma una volta tornati al nostro villaggio, un terribile mostro, controllato dal flagello nero, farà la sua apparizione e metterà a ferro e fuoco tutta la zona circostante. Il tutto è raccontato tramite dei filmati animati davvero magnifici che riescono a far immedesimare ancor di più il videogiocatore.

Vestiremo quindi i panni di un Rider alla ricerca del Flagello Nero, che minaccia l’intero mondo e che toccherà ovviamente a noi fermare. In un viaggio ricco di misteri e paesaggi mozzafiato, i Monstie si riveleranno essere dei preziosi compagni d’avventura.

A proposito di compagni, durante la storia saremo affiancati dal micio Navirou, sempre solare e sprizzante di voglia d’andare all’avventura. Navirou è un Felyne che ci darà preziosi suggerimenti e consigli, oltre a regalarci momenti simpatici grazie alla sua personalità. Oltre alla storia principale troviamo anche moltissime missioni secondarie che spaziano su molti fronti, come richieste di strumenti da consegnare oppure di mostri da abbattere. Una grandissima varietà che aumenterà le ore di gioco. Completarle tutte non sarà affatto facile, solo i veri Rider potranno farcela.

Gameplay
Il sistema di combattimento è molto semplice e basilare. L’Attacco di Potenza batte Tecnica, Tecnica batte Velocità e Velocità batte Potenza, un vero e proprio sasso, carta e forbici. Ma non fatevi ingannare, poiché dovrete essere abili a prevedere le mosse del vostro avversario per portare a casa la vittoria. Oltre a questo si ha la possibilità di utilizzare una delle specifiche abilità del Monstie, nonché di poter accedere alla borsa per l’uso di strumenti in grado di aiutarvi nella battaglia. Infine, una volta caricato il potere della Pietra del legame, potrete salire in sella al vostro Monstie per scatenare una personalissima mossa finale, alcune di esse anche molto divertenti da vedere. Vincendo le sfide si potranno guadagnare materiali e, ovviamente, punti esperienza che si sommeranno a quelle dei vostri Monstie facendoli così aumentare di livello.

Altro elemento chiave del gioco è l’esplorazione, che vi farà letteralmente perdere nel grande e meraviglioso mondo di Monster Hunter Stories. Importanti per questo motivo sono proprio i mostri che vi permetteranno, una volta cavalcati, di compiere passi in avanti nel mondo di gioco, come ad esempio il salto del Velocidrome per raggiungere o attraversare dirupi, oppure lo scanner dell’area, abilità più comune fra quelle disponibili. Esplorando, non solo avrete modo di poter trovare oggetti sparsi per la mappa, ma anche tane dove potrete letteralmente sgraffignare delle uova dalla loro madre mostro, non senza qualche difficoltà. Una volta ottenuto un uovo potrete poi schiuderlo presso le scuderie, ed ottenere così il vostro Monstie ma purtroppo non è possibile prevedere quale di essi nascerà. Sono presenti anche delle tane di un mostro raro, di colore dorato, che vi consigliamo di non lasciarvi sfuggire.

Il gioco vi permetterà anche di mettervi alla prova in lotte contro altri Allevatori di Monstie, con l’obiettivo di ridurre i cuori dell’avversario a zero. Oltre ai Punti Salute, ogni Rider ha infatti a disposizione tre cuori in comune con il suo Monstie. Quando i PS scenderanno a zero, verrà perso un cuore con la barra che si ricaricherà per l’utilizzo del secondo cuore così via finché una delle due parti non li avrà persi tutti. Per gli appassionati del multiplayer va sottolineata la possibilità di poter sfidare altri Rider in lotte online, sicuramente un punto a favore per chi desidera sfidare un proprio amico.

Entrando più a fondo nelle meccaniche di gioco troviamo gli Equipaggiamenti, che si dividono in Armi, Armature ed Accessori. Ognuno di essi ha ovviamente delle statistiche proprie, come ad esempio nel caso delle armi abbiamo il valore d’attacco dell’arma, il livello di forza (che è possibile aumentare potenziando le proprie armi) e tanto altro ancora. Si ha dunque un enorme senso di personalizzazione, con la possibilità di creare infinite combinazioni al fine di trovare lo stile più adatto a noi per poter scendere in campo. A rendere tutto ancora più interessante è la possibilità di combinare due o più oggetti, con lo scopo di crearne uno più utile o più nutriente, nel caso dei cibi.

Tecnica
Dal punto di vista grafico, il gioco spinge al limite le potenzialità di tutte le console della famiglia Nintendo 3DS, che nonostante siano uscite ormai da parecchi anni, riescono ancora a regalarci queste piccole perle. Vivace e coloratissimo, il tutto si presente con una grande fluidità dei movimenti, cosa accentuata ancor di più se giocato su New Nintendo 2DS XL o New Nintendo 3DS XL. Il tutto viene accompagnato da una colonna sonora di altissimo livello, che da sola vale l’acquisto del gioco.

Conclusioni
Monster Hunter Stories ci ha convinto sotto ogni punto di vista fin dalla demo, ed il gioco finale non ha fatto altro che confermare le nostre idee. Con il suo stile, che strizza l’occhio alla serie Pokémon per alcune meccaniche, il gioco si distacca molto dai titoli della serie principale, risultando quindi accessibile a tutti, anche per chi non ha mai toccato nessun capitolo di Monster Hunter. Il gioco non è ovviamente esente da piccole cose che ci hanno fatto storcere il naso, come una schiusa delle uova dove non è possibile conoscere in anticipo quale mostro nascerà, ma solo la sua classificazione.

Inoltre il sistema per ottenere un mostro è un po’ macchinoso. L’unica possibilità è quella di farlo fuggire da una lotta, facendolo rifugiare all’interno di una tana dove lo ritroverete dormiente. A quel punto, se prenderete un uovo da lì, potrebbe appunto nascere un mostro della stessa specie. Un metodo che forse potrebbe spazientire i molti, ma d’altro canto può rendere ancora più soddisfacente l’ottenimento di uno di essi. Il nostro voto è di 8.5.