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The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom, vale l’acquisto?

The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom arriva su Nintendo Switch lasciando il pubblico piuttosto senza parole, dato l’ultimo capitolo della saga risale a poco più di un anno fa. Dopo l’uscita di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, i fan della serie si erano ormai abituati ad aspettare molto di più per un nuovo capitolo principale.

Anche se potrebbe non sembrare dallo stile chibi, che riprendere quello del remake di Link’s Awakening, The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom si pone come un capitolo principale del franchise. Questa volta Nintendo mette i giocatori nei panni di un protagonista piuttosto inusuale: la Principessa Zelda, raccontando per la prima volta finalmente la sua leggenda (come da titolo). Ma il gioco regge il confronto con gli altri giochi principali usciti su Nintendo Switch? Ne parleremo in questo articolo raccontando le fasi iniziali di gameplay, senza fare spoiler di alcun tipo sulla storia (premesse introduttive a parte).

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Cambio di protagonista

L’elemento cardine del gioco, che porterà poi anche ad un interessante cambio di gameplay durante l’avventura, è proprio la mancanza di Link. Per quanto la storia inizi nei panni dell’Eroe di Hyrule, a seguito di un incidente, il ruolo di personaggio principale passerà alla Principessa Zelda. Link infatti cadrà in uno degli squarci che stanno apparendo in giro per il regno e che portano al misterioso Mondo del Nulla. Questa volta sarà la Principessa a doverlo salvare, ovunque si trovi, indossando il suo mantello e, ogni tanto, sguainando la sua spada.

Dato che Zelda non è mai stata raccontata come una guerriera, ma come una sacerdotessa, in linea con il suo ruolo e il suo carattere, qui sfrutterà unicamente la magia. Questa scelta però apre le porte ad una serie di possibilità pressoché infinite, che vengono questa volta racchiuse nel Bastone Tri, strumento che permetterà all’eroina di replicare oggetti e nemici del mondo di gioco per affrontare qualsiasi tipo puzzle o battaglia.

Gameplay e Innovazioni – Le repliche

La manipolazione dell’ambiente sarà elemento portante dell’avventura, con tutte le possibilità che ne conseguono. Il mondo di gioco è infatti strutturato per essere esplorato liberamente nel suo insieme, in base alle repliche sbloccate. Ci saranno infatti puzzle apparentemente irrisolvibili che però potranno essere superati ingegnandosi con quello che si ha, oppure si potrebbe scegliere di cambiare strada e tornare in seguito dopo aver sbloccato elementi che possono rendere la risoluzione più semplice. Ad esempio, magari si deve affrontare un nemico che è apparentemente invulnerabile a qualunque tipo di attacco, però ci sono una determinata tipologie di repliche che riescono comunque a danneggiarlo (alcune meglio di altre). Ovviamente la quantità di repliche utilizzabili è limitata, la Fata Tri ha sulla testa dei piccoli triangoli che rappresentano quanto costa una cerca repliche, e questi triangoli aumentano man mano che si completano i dungeon.

Il gioco presenta poi diverse innovazioni che vanno a migliorare l’esperienza di gioco come il salto, o ancora, un sistema che serve per ancorare un determinato bersaglio. Per quanto l’ambiente di gioco sia completamente tridimensionale con visuale isometrica, ci sono diverse sezioni di mappa, in particolare nei dungeon, che vanno ad “appiattire” la visuale. Il gioco simula le due dimensioni, volendo ricordare i titoli bidimensionali della serie, e in questo modo, avendo come visuale una sezione verticale della mappa, presenta alcune repliche che modificano il loro funzionamento, sfruttando la possibilità di vedere in modo completo la struttura della stanza.

Un’altra caratteristica interessante sarà la possibilità di utilizzare la spada di Link entrando in modalità spadaccina, anche se solo per un certo periodo di tempo. Infine, un elemento principale di gioco sarà la Sincronia, ovvero la capacità di collegare il Bastone Tri ad alcuni oggetti per poterli spostare, oppure di invertire l’effetto tramite la Sincronia Inversa per copiare il movimento di quegli elementi.

Criticità del sistema di gioco

Una volta arrivati ad un certo punto della propria avventura, le repliche a disposizione saranno veramente troppe, tanto da rallentare il ritmo di gioco nel momento in cui si va a scegliere quale utilizzare. Non vien data la possibilità al giocatore di selezionare delle repliche preferite da richiamare più rapidamente, come ad esempio il trampolino, o una particolare tipologia di nemico che si preferisce rispetto alle altre. Spesso, per completare un dungeon, le repliche utilizzate sono più o meno quasi sempre le stesse, sarebbe stato quindi più comodo se si fosse potuto scegliere, all’interno dei menù, un certo numero di oggetti e nemici da impostare come principali e da selezionare più in fretta, per poi poter comunque accedere al menù principale e all’occorrenza sceglierne di altre.

Per cambiare repliche durante un combattimento infatti bisognerà tenere premuta la freccetta destra del tastierino e scorrere fino a trovare quelle che più interessano, nel mentre la battaglia a schermo sarà ovviamente bloccata. Per quanto quindi la possibilità di utilizzare tutte le repliche sia ottima per variare lo stile di gioco e renderlo strategico, ne rallenta leggermente il ritmo.

Inoltre, ad Hyrule sono presenti diversi teletrasporti che permetteranno di spostarsi semplicemente in giro per la mappa, rendendo però così piuttosto inutile la presenza del cavallo. C’è infatti la possibilità di spostarsi anche in questo modo, ma essendo un elemento abbastanza tardivo nell’esplorazione, non si ha la possibilità di sfruttarlo completamente.

The Legend of Zelda: Echoes

Conclusioni e Giudizio complessivo

The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom dimostra come anche una saga storica con regole ormai ferree possa cambiare, di nuovo. La serie di The Legend of Zelda ha visto due dei giochi più importanti usciti su Nintendo Switch degli ultimi anni ed Echoes of Wisdom cerca di non essere da meno, pur avendo un aspetto da capitolo secondario.

Per quanto infatti a livello tecnico mostri le stesse criticità di Link’s Awakening, sfruttando lo stesso engine, il gioco vuole proporsi comunque come qualcosa di innovativo e per la maggior parte degli aspetti ci riesce in pieno. Il cambio di protagonista e un gameplay più strategico e personalizzabile sono un tentativo di cambiamento che però cerca anche di interessare i fan dei vecchi capitoli 2D, con l’obiettivo di celebrare l’essenza originale del franchise.