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Pokémon: ex avvocato spiega come gestivano i giochi fatti dai fan

Chi segue il mondo dei titoli Pokémon probabilmente si è imbattuto in giochi realizzati dai fan che non hanno avuto esattamente vita facile. Nintendo e The Pokémon Company non sono troppo d’accordo con questi progetti, infatti capita molto spesso che li facciano cancellare per diversi motivi.

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Grazie alle dichiarazioni di Don McGowan adesso si può avere una visione più approfondita di quello che succedeva dietro le quinte. L’ex capo dell’ufficio legale di The Pokémon Company ha trascorso molti anni occupandosi dei vari giochi creati dai fan e non solo. L’uomo ha spiegato come si occupava di questi progetti in un’intervista ad Aftermath:

Ero seduto nel mio ufficio a farmi gli affari miei quando qualcuno dell’azienda mi inviava un articolo di un sito di notizie, oppure mi imbattevo in esso da solo. Insegno Diritto dello Spettacolo all’Università di Washington e lo dico ai miei studenti: la cosa peggiore al mondo è quando il tuo progetto da “fan” viene pubblicizzato, perché ora so di te.

Ma questa non è la fine dell’equazione. Non viene inviata subito una rimozione. Si aspetta di vedere se viene finanziato (con un Kickstarter o simili); se vengono finanziati, allora lì bisogna intervenire. A nessuno piace denunciare i fan.