Pokémon Scarlatto e Violetto, dai BETA-mon di prima e seconda generazione, a Paldea: eccovi tutte le possibili ispirazioni.
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Abbiamo potuto constatare nel corso degli anni come Pokémon, ed in generale il team di GameFreak, agisca durante la creazione e l’ideazione di una nuova generazione. Milioni di idee si riducono a migliaia di concept, che ancora si riducono a centinaia di creature effettivamente ufficializzate e rilasciate.
La nostra serie di speciali proverà a capire se tra i BETA-mon trapelati e mai pubblicati in prima e seconda generazione, si possa nascondere qualche “antenato” rinato in nona generazione sotto nuove spoglie. D’altronde, abbiamo già avuto conferma che il Pokémon Squalo o il Pokémon Koala esistevano nelle menti degli sviluppatori fin dagli albori del brand. Tuttavia la loro rivelazione al pubblico è avvenuta in terza generazione con Sharpedo ed in settima con Komala. Non perdiamo dunque altro tempo e cominciamo!
Nymble / Lokix
I due back-sprite appartengono alla BETA di Pokémon Verde trapelata nel web ormai 3 anni fa. Con molta probabilità si trattava di insetti (cicale?) associati in un qualche modo ai samurai, vista la protuberanza sul capo che ne imita la tipica capigliatura. Inoltre, la mossa Sostituto inserita nei giochi ufficiali fin dagli albori del brand, aveva il nome giapponese Utsusemi no jutsu, che si potrebbe tradurre con “tecnica dell’involucro della cicala vuoto“. Chissà, come Conversione per Porygon, Sostituto almeno inizialmente poteva essere la mossa esclusiva di quest’insetto samurai. A distanza di 25 anni, tale idea forse ha finalmente preso vita con Nymble e Lokix, che somigliano più a locuste che cicale, ma le loro “arti marziali” sono ben visibili. Soprattutto con il motivo sul ventre di Lokix, raffigurante una cintura tipica da Karate e la sua indole nello sferrare calci potenti in salto.
Peldisabbia
Abbiamo poco da sottolineare in questo caso. Tra Magnemite e Magneton estive, almeno in origine, un’evoluzione intermedia mai rilasciata. Tale creatura, di cui a noi arriva solo il back-sprite, era un Magneton privo di calamite inferiori o, per lo meno, non visibili da questa prospettiva. Peldisabbia si avvicina parecchio a questo concept, poiché le calamite inferiori non sono ai lati come la sua forma presente, ma usate come gambe, e quindi molto in basso rispetto allo standard. Probabilmente le idee su quel primo stadio evolutivo non sono mai state scartate del tutto, ed hanno dato a questa linea evolutiva sia un’ulteriore crescita con Magnezone in quarta generazione, sia la forma paradosso a Paldea, appunto Peldisabbia.
Se volete anche leggere il secondo capitolo, vi lasciamo il link non appena sarà dispobile!