Per discutere di Xenoblade Chronicles 2, l’acclamato JRPG uscito su Nintendo Switch a dicembre, il sito 4gamer ha intervistato il director del gioco, Tetsuya Takahashi, il quale ha raccontato la genesi del titolo, i motivi che stanno alla base di un capitolo di nuovo numerato, e l’ispirazione che ha portato a realizzare i Ductor e i Gladius.
La prima domanda posta dal sito in questione ha riguardato il perchè si fosse ritornati ad un capitolo numerato, dopo l’uscita di Xenoblade Chronicles X per Wii U. Takashi ha risposto che, essendo il precedente capitolo incentrato maggiormente sull’esplorazione in un mondo aperto, con numerose quest che andavano a tassellare la trama del gioco, si differenzia strutturalmente dal suo sequel, il quale invece ha un approccio molto più simile al primo capitolo. L’ambientazione di Xenoblade Chronicles 2, per esempio, richiama molto quella del capitolo originale, con i protagonisti che camminano e vivono sui Titani, come era su Bionis e Mechonis. Secondo Takahashi infatti, un’avventura è più bella se viene vissuta in posti non realmente esistenti nella vita reale.
Riguardo all’idea che ha dato vita ai Ductor e i Gladius invece, Takahasi si è espresso affermando che, nella struttura di Xenoblade Chronicles 2, si è pensato prima al gameplay e al sistema di combattimento che al mondo di gioco, cercando di migliorare un aspetto che nell’X era un pò macchinoso: nel titolo per Wii U le mosse speciali erano affidate al D-pad, motivo per cui attaccare e muoversi allo stesso tempo risultava scomodo, nel 2 invece si è scelto di affidare tutto ai Joy-Con e ai loro pulsanti speculari A, B, X e Y, per garantire ai giocatori il massimo feeling. Ma il desiderio di rendere più forte il legame tra personaggi e armi, ha dato vita ai Gladius, i quali prendono la loro energia dall’etere dell’aria e la inviano ai Ductor, permettendo a quest’ultimi di guadagnare un’agilità e una forza fisica incredibili, motivando di fatto, la straordinaria forza di Rex. Ispirazione fondamentale per i Gladius fu Ultraman, tanto che il director avrebbe voluto renderli entrambi uguali salvo poi abbandonare l’idea a causa dell’eccessivo ingombro che avrebbero causato sullo schermo. Xenoblade Chronicles 2 dispone di un combattimento in tempo reale; questa scelta è dovuta dalla volontà degli sviluppatori di eliminare quasi del tutto i caricamenti di gioco per non annoiare i giocatori, anche se in alcuni momenti di gioco, afferma Takahasi, Le Cutscenes e i caricamenti erano inevitabili.
Successivamente è stata posta enfasi sulla maggiorata quantità di membri del party, ora aumentati a 8 rispetto a Xenoblade Chronicles X, dove le minori potenzialità hardware avevano giocato un ruolo fondamentale. Sul titolo per Nintendo Switch invece, i membri del party si estendono fino ad otto elementi comprendendo Ductor e Gladius. Quest’ultimi sono in tutto 40 e, attraverso i prossimi aggiornamenti compreso il Season-pass, raggiungeranno un numero ancora superiore.
Ci si sposta al simpatico minigioco Tiger-Tiger, utile per potenziare Poppi: Takashi si esprime in merito affermando che l’idea di base era quella di poter potenziare il Gladius meccanico attraverso un metodo originale. All’inizio si era pensato che bastasse parlare con Tora ma, in un secondo momento gli sviluppatori hanno voluto offrire una soluzione più originale e retrò, quella del cabinato.
La vastità delle terre da esplorare è stata resa tale per conferire al giocatore un totale senso d’immersione e avventura: Se Xenoblade Chronicles X aveva una struttura prettamente orizzontale, il titolo per Switch può vantare un ambiente demograficamente variegato, anche grazie agli stessi Titani e ad alcune località raggiungibili solo in rapporto al quantitativo di nuvole. A questo proposito si è deciso di non inserire i 4 punti cardinali, i quali avrebbero reso il tutto più confusionario, soprattutto in relazione al cambiamento del mondo di gioco. I Titani inoltre, sono un chiaro riferimento al primo capitolo per Nintendo Wii, e la mappa di gioco pur essendo molto ampia, non differisce di molto dal suo precedessore, anche se su Switch le possibilità di gameplay sono effettivamente maggiori.
4gamer riflette sul fatto che, a causa delle numerose quest secondarie di Xenoblade Chronicles 2, ci si potrebbe concentrare di più su queste che su quelle principali, ma Takahasi ribatte: il gioco offre grande libertà, andare spedito per le missioni principali dai toni molto più seri, o seguire le quest secondarie, le quali offrono qualcosa di più comico, proprio per spezzare la monotonia della storia principale. Il director consiglia di andare avanti prima con le missioni principali, e poi nel post game sfruttare le quest secondarie per livellare e affrontare nemici sempre più temibili. Tutto questo conferisce al titolo una longevità eccezionale.
La storia, complessivamente, dura 1,2-1,3 volte quella del primo capitolo, grazie ad un’esplorazione molto più estesa, alle già citate quest secondarie. Proprio Takahasi ha impiegato ben 60 ore a terminare la storia principale senza sostare in alcuna quest secondaria e con una personalizzazione del personaggio minima. Una modifica sostanziale, richiesta fin da Xenoblade Chronicles X, era l’ampiamento dell’interfaccia di gioco, ora avvenuta con il capitolo per la console ibrida. Parlando del Season-Pass invece, è stato programmato circa a metà dello sviluppo, per consentire ai giocatori di esplorare Alrest anche dopo la fine del post game. Takahasi afferma che il DLC in questione sarebbe gia pronto, ma a causa della grandezza di quest’ ultimo ci vorrà più tempo per portarlo a termine. Un particolare rilevante è che la storia contenuta all’interno del DLC sarà giocabile anche a prescindere dalla storia principale, anche se Takahasi consiglia caldamente di completare prima tutte le quest principali.
4gamer, infine, domanda a Takahasi se hanno delle idee per altri Gladius in futuro, ma il director spiega che per realizzarne anche solo uno ci vuole molto tempo tra progettazione, rendering del modello, creazione di animazioni e registrazione della voce. Il director inoltre non esclude altri DLC futuri dopo il Season-Pass se la richiesta sarà alta, quindi Stay Tuned!