L’Italia aveva appena aperto le porte al nuovo millennio e la maggior parte dei bambini stava felicemente festeggiando con le nuovissime carte dei Pokémon. Nelle scuole, ai parchi ed in ogni luogo ricreativo non si faceva che parlare dell’iconico Set Base Pokémon. Fu proprio in quel momento che, direttamente dall’America, arrivò un’altra serie di carte, destinata a far parlare di sé per molti anni: le Pokémon Topps.
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Universo Topps
Topps Company Inc. è una azienda americana, famosa nelle prime decadi del 1900, per la produzione di dolciumi. Nel 1951 l’azienda allargò i suoi orizzonti verso il mondo delle figurine da collezione e da lì non si è più fermata. La storia dell’azienda è molto interessante e invito i più curiosi a fare un salto sul loro sito internet. Per inquadrare al meglio la nascita di queste meravigliose carte collezionabili, diviene fondamentale ricordare che, nel 1989, fu fondata Topps Europe. Questo distaccamento europeo si occupava della produzione di figurine collezionabili in tutta Europa. Nel 1995, il successo dell’azienda Topps portò all’acquisizione della società Merlin Publishing International, dando vita alla società Topps Europe Limited. Questo assorbimento societario garantì un ampliamento delle licenze per la produzione di figurine di vari brand, tra cui Pokémon.
Quando si affronta il tema delle Pokémon Topps è quindi innanzi tutto necessario distinguere tra le serie americane e le serie europee. Nonostante ci siano alcune similitudini, è molto dispersivo dare una panoramica completa ed il rischio di fare confusione è alto. In America sono uscite una dozzina di serie, mentre in Italia solo tre. All’interno di ogni serie americana è presente un numero smisurato di varianti olografiche e carte addizionali appartenenti a particolari sotto-serie. A complicare un’eventuale trattazione mista, non si può neanche far affidamento su una perfetta corrispondenza tra serie italiane e americane. Per i precedenti motivi, in questo articolo, tratteremo solo le carte Topps dei Pokémon uscite in Italia, lasciando a successivi approfondimenti tutte le espansioni americane.
In Europa, Topps Europe Limited si occupò di affidare la distribuzione e la traduzione in varie lingue a diverse aziende. Le Pokémon Topps sono state tradotte in italiano, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e inglese britannico.
Nel 1999 Topps Europe Limited affidò alla nota azienda italiana Giochi Preziosi S.p.A l’importazione e la distribuzione della prima serie di carte Topps dei Pokémon dall’America. Anche le due serie italiane successive furono affidate a Giochi Preziosi S.p.A. Sui pacchetti e sui prodotti italiani Pokémon Topps non è presente il logo di Giochi Preziosi S.p.A. Grazie a varie testimonianze ed a spot pubblicitari come questo, si può però confermare che fosse proprio Giochi Preziosi ad occuparsi della distribuzione delle carte Topps dei Pokémon.
Proprio come per le espansioni del gioco di carte collezionabili, la distribuzione delle Topps avveniva all’interno di classici pacchetti racchiusi in un box. In America, i box contenenti i pacchetti, in inglese booster box, erano sigillati con una pellicola trasparente con sopra stampato il logo Topps. Giochi Prezioni S.p.A non aveva la possibilità di usare il logo Topps per il confezionamento del box e di conseguenza si occupò di rimuovere la pellicola e timbrare il box. Le pellicole trasparenti che si possono trovare a chiusura dei box italiani non sono quindi ufficiali e, di conseguenza, non è possibile parlare di box sigillato per questo tipo di prodotto.
Le serie di carte collezionabili Pokémon Topps naquero per abbracciare la serie animata che, in Italia, venne inizialmente trasmessa proprio nei primi mesi del 2000 su Italia 1. All’interno di ogni espansione sono presenti tantissimi riferimenti al cartone animato. Questa peculiarità permise alle Topps dei Pokémon di distinguersi dalle carte del GCC e trovare un proprio posto all’interno del panorama collezionistico.
Pokémon Topps Trading Cards – Serie 1
Le carte Topps dei Pokémon differiscono da quelle classiche del GCC per forma e layout. Queste carte presentano angoli a punta invece che il classico bordo stondato ed essendo in cartoncino sono leggermente più spesse. Questa peculiare forma le rende molto delicate ed il rischio di danneggiarle è assai elevato. Oltretutto, a causa dei materiali usati, soffrono molto l’umidità e non è raro trovarne di ingiallite ed imbarcate. Per quanto riguarda il layout non è possibile fare un discorso generico poichè, all’interno di ogni serie, sono presenti diverse tipologie di carte.
La serie 1 è composta da un totale di 90 carte così suddivise:
- 76 carte raffiguranti i primi settantasei Pokémon di Kanto ordinati secondo la numerazione del Pokédex;
- 13 carte denominate “TV” raffiguranti dei fermi immagine della prima stagione del cartone animato “Pokémon Indigo League“;
- 1 carta Checklist.
Al fine di render più preziosa e longeva la collezione, l’azienda decise di produrre una versione olografica di ogni carta. L’effetto olografico scelto per la serie italiana fu quello classico a lamina d’argento che, seppur semplice, risalta egregiamente l’illustrazione. Si può trovare solo una carta brillante per pacchetto, rendendo così il motto “Gotta catch ‘em all!” una vera e propria sfida. Nel caso in cui qualche collezionista voglia tentare l’impresa di completare il masterset dovrà infatti recuperare ben 180 carte, di cui 90 olografiche!
I 76 Pokémon raffigurati vanno dal migliore starter di Kanto, Bulbasaur, fino a Golem. Sul front della carta è raffigurato il Pokémon nella classica posa statica utilizzata in qualunque prodotto dell’epoca fino alla nausea. Lo sfondo su cui è posato il Pokémon varia in base al tipo dello stesso. Assurdamente, ciò che rende le carte Topps interessanti è il back. Dietro la carta sono riportate molte informazioni tra cui:
- una descrizione accurata del Pokémon con riferimento alle comparse più rilevanti all’interno della serie animata;
- un’ulteriore illustrazione del Pokémon, talvolta sostituita da un frame della serie animata in cui quel Pokémon compare per la prima volta;
- tipo e nome del Pokémon;
- il classicissimo gioco, presente anche nel cartone animato, “Who’s that Pokémon?” che, per chi non lo conoscesse, spingeva i bambini ad indovinare il nome del mostriciattolo tascabile partendo dalla sua icona stilizzata;
- il logo Topps con sfondo blu ed il logo circolare Nintendo. Approfondiremo l’importanza di questi due loghi nei futuri articoli dedicati alle Topps americane.
Le 13 carte TV sono dei veri e propri tributi alla serie animata. Le prime quattro sono dedicate ad Ash, Pikachu, Misty e Brock, protagonisti indiscussi della prima stagione. Il retro di queste carte ha un bellissimo layout che richiama il Pokédex di Kanto; qui è descritta, in modo molto originale, la storia del personaggio illustrato.
Le restanti nove carte TV sono dedicate ad altri importanti personaggi della serie, come i membri del Team Rocket, il Professor Oak e Gary. Il retro di queste nove carte non ha il layout a Pokédex appena descritto, ma conserva una bella sorpresa. Allineando le carte con un ordine particolare, che non rispetta quello numerico, si ottiene un puzzle raffigurante tutti i personaggi della serie animata! Questa particolare composizione andò sicuramente a contribuire alla bellezza di questa prima espansione.
A chiusura della prima serie c’è una simpatica Checklist per permettere ai piccoli collezionisti di segnare le carte che avevano trovato. Sul front della Checklist è illustrato lo stesso disegno ottenibile trovando tutti e nove i pezzi del puzzle.
Serie 1 – Distribuzione e conservazione
Le carte della prima serie Topps dei Pokémon vennero distribuite in pacchetti da 8 carte l’uno. In ognuno dei pacchetti veniva assicurata una carta brillante senza differenze di rarità. Grazie alle testimonianze dei collezionisti che si sono dedicati all’apertura di centinaia di pacchetti, è possibile affermare che generalmente non è possibile trovare doppioni all’interno della stessa bustina. All’epoca il controllo qualità sui pacchetti non era molto avanzato e non è raro trovare pacchetti con errori di stampa o contenenti un numero diverso di carte. Ogni pacchetto aveva lo stesso identico disegno, stampato su sfondo rosso. All’interno di ogni booster box erano contenuti 36 bustine di espansione.
Osservando il pacchetto salta subito all’occhio l’assenza di scritte italiane. Il booster box e i pacchetti non hanno una caratterizzazione in base al paese europeo in cui sono stati distribuiti, in quanto tutti gestiti da Topps Europe Limited. Le uniche piccole differenze possono essere riscontrabili in alcune didascalie presenti sui box ma, per i pacchetti non c’è soluzione. Per scoprire in quale lingua siano le vostre Topps contenute gelosamente nel pacchetto sigillato che tenete al sicuro in una scatolina vi tocca aprirlo!
A corredo di questa prima serie è presente anche un album tematico per la conservazione di tutta la collezione. L’album in cartoncino presenta all’interno una checklist ed i classici fogli trasparenti a nove tasche, ma non spicca certo in qualità e originalità. L’album veniva venduto smontato e si doveva, tramite dei chiodi in plastica, unire i fogli al cartoncino esterno.
Nonostante le evidenti mancanze, all’interno dell’album, è possibile trovare una speciale carta olografica di Pikachu in versione “maxi“. Il formato maxi, in termini di dimensioni, si colloca tra il quello regolare delle carte e quello Jumbo. L’illustrazione di Pikachu è la stessa di quella che si poteva trovare all’interno i normali pacchetti. La differenza sta nel retro in cui è illustrata la composizione del puzzle prima descritto.
È doveroso sottolineare come questa carta di Pikachu sia l’unica esclusiva italiana di tutto il panorama delle Topps dei Pokémon.
Pokémon Topps Trading Cards – Serie 2
La seconda serie delle Topps dei Pokémon nacque sia per completare il Pokédex della prima serie che per proseguire le avventure del cartone animato. La serie 2 è composta da un totale di 100 carte così suddivise:
- 75 carte raffiguranti i restanti Pokémon di Kanto ordinati secondo la numerazione del Pokédex;
- 19 carte denominate “OR” raffiguranti dei fermi immagine della seconda stagione del cartone animato “Pokémon – Adventures in the Orange Islands“;
- 5 carte denominate “HV” raffiguranti alcuni dei protagonisti della serie animata (Heroes & Villains);
- 1 carta Checklist del tutto simile alla precedente.
Proprio come per la prima serie, anche qui, esiste una versione brillante di ogni carta. L’effetto olografico scelto è nuovamente quello a lamina d’argento. Con la serie 2, per completare il masterset serve recuperare ben 200 carte, di cui 100 olografiche! A complicare ulteriormente la situazione, c’è da evidenziare come le carte di questa espansione siano più rare di quelle della serie 1. Questa attuale discrepanza di rarità è probabilmente dovuta ad un minor numero di stampe prodotte. Già con la seconda serie si iniziavano a percepire le prime difficoltà di vendita ed i primi sintomi di un tracollo non troppo lontano.
I 75 Pokémon raffigurati vanno da Ponyta fino a Mew. Il layout del front e del retro carta non variano rispetto a quanto visto con la prima serie. L’unica differenza riscontrabile è una maggior cura nella scelta dell’illustrazione del Pokémon. Rispetto alla posa statica, è stata scelto scelto di rappresentare il Pokémon intento a compiere uno dei suoi peculiari attacchi.
Nonostante il nome differente, le 19 carte OR seguono sempre le avventure della serie animata. Scorrere con lo sguardo queste carte è un vero e proprio tuffo nel passato perchè, frame dopo frame, si rivive tutta l’avventura nelle Isole Orange. I fermo immagine del cartone animato viene questa volta posto orizzontalmente sulla carta, permettendo così un maggior effetto fotografico. Dal mitico Onix di cristallo, passando all’Isola dei Pokémon rosa, fino ad arrivare all’incontro con Tracey queste carte OR trascinano il collezionista in nostalgici ricordi. Sul retro di ogni carta è invece raccontata una parte dell’episodio illustrato.
Le 5 carte HV sono dedicate ad Ash, Misty, Brock, Jessie e James. Oltre alla classica illustrazione sulla parte frontale, nel retro c’è una descrizione del personaggio dopo le avventure di Indigo League. Questa sottoserie non è da considerarsi completa in quanto trova un proseguio nella successiva espansione italiana delle Topps.
Serie 2 – Distribuzione e conservazione
La maggior parte delle scelte introdotte con la prima serie furono trasposte anche su questa espansione. Ogni pacchetto conteneva 8 carte di cui una brillante. Per i pacchetti furono scelte ben tre diverse illustrazioni, magari per strizzare l’occhio a quanto accadeva con il GCC. I pacchetti erano contenuti in classici box da 36 bustine. Sfortunatamente anche qui non sono presenti elementi che permettano di distinguere un pacchetto italiano da uno francese o da uno tedesco. Le poche differenze sono solo riconducibili a qualche scritta presente sui booster box.
Anche qui, a corredo dell’espansione, fu prodotto un album tematico. Nonostante il cambio di illustrazione, la discutibile qualità del prodotto non cambiò e, a peggiorare la situazione, non furono inserite carte promozionali.
Pokémon Topps Johto – Serie 3
La serie 3 di Topps italiane è dedicata ai Pokémon di Johto ed inaugura l’arrivo della seconda generazione. In Italia la terza serie arrivò nel 2001, in concomitanza con i primi episodi della serie animata abientati nei borghi di Johto. Nonostante il successo dei set Neo, introdotti con il gioco di carte collezionabili, il mercato italiano ed europeo non rispose positivamente alle nuove carte Topps.
Il cambio di generazione non portò eccessive modifiche nel layout della serie 3. Forma e materiali rimasero gli stessi, così come la tipologia di olografia a lamina d’argento. Anche qui, per ogni carta regolare prodotta, ne esiste una controparte olografica. La serie 3 è composta da un totale di 70 carte così suddivise:
- 30 carte raffiguranti alcuni Pokémon di Johto ordinati secondo la numerazione del Pokédex nazionale;
- 27 carte denominate “Snap” raffiguranti dei fermi immagine della terza stagione del cartone animato “Always Pokémon – The Johto Journeys“;
- 6 carte “HV” raffiguranti nuovamente alcuni protagonisti della serie animata (Heroes & Villains);
- 6 carte “Puzzle“;
- 1 carta Checklist del tutto simile alle altre.
Con la serie 3, per completare il masterset serve recuperare ben 140 carte, di cui 70 olografiche! Per quanto riguarda le carte dei Pokémon, sul fronte è presente la solita illustrazione statica posizionata sopra il nome ed il numero del Pokédex nazionale. Il retro carta appare leggermente più pigro di quelli tipici delle Topps dei Pokémon di Kanto in quanto, l’illustrazione usata, è la stessa di quella presente sul fronte. La descrizione del Pokémon è comunque accattivante e curata, ma assente di riferimenti alla serie animata. Di contro, viene abbandonato il gioco “Who’s that Pokémon?” che aveva accompagnato i collezionisti in entrambe le serie di Kanto.
Le 27 carte Snap non portano alcuna novità significativa a quanto già visto con le HV e le OR. Le prime avventure nella regione di Johto sono qui immortalate e raccontate attraverso le descrizioni presenti sul retro della carta.
Novità interessante sono invece le 6 carte Puzzle. Queste carte Topps, se opportunatamente allineate, compongono un doppio puzzle con due illustrazioni inedite. Un lato del puzzle è dedicato al mitico Team Rocket, mentre sul retro è raffigurato Pikachu intento a divertirsi con altri amici Pokémon.
Le 6 carte HV vanno ad aggiungersi a quelle introdotte con la seconda serie. La numerazione parte infatti da HV6 e si conclude ad HV11. I fortunati “Heroes and Villains” della serie sono il Professor Oak, Tracey, Butch, l’infermiera Joy, l’agente Jenny e… Marill!
Serie 3 – Distribuzione e conservazione
Per la serie 3, dato il minor numero di carte presenti, Topps Europe Limited optò per sole 7 carte per pacchetto, di cui una olografica. Come per la seconda serie, sono presenti tre diverse illustrazioni per i pacchetti, uno per ogni starter di Johto. I pacchetti erano contenuti in classici box da 36 bustine.
All’interno dei pacchetti italiani è presente, oltre alle carte, un cartoncino pubblicitario per promuovere il raccoglitore tematico. A differenza delle serie precedenti, il raccoglitore di Johto fu prodotto con una tiratura limitatissima, tanto da renderlo sconosciuto alla maggior parte degli appassionati. Neanche sul cartoncino è presente l’immagine dell’album, sostituita invece da alcune foto di carte Topps. Per l’album, Topps Europe Limited optò per una soluzione con copertina in plastica e fogli a 9 tasche del tutto simile a quello usato per le Advanced Staks.
Il foglio pubblicitario riporta la seguente scritta: “tieni in buone condizioni la tua collezione card conservandole nello speciale raccoglitore. Se hai difficoltà a reperirlo puoi ordinarlo facendo un versamento di L.10000 + L.3500 di spese postali…”. Probabilmente, sempre a causa delle scarse vendite della serie, Topps Europe Limited decise di limitare la produzione dell’album, evitando così ulteriori spese.
Pokémon Topps – Il triste epilogo italiano
I problemi della terza serie italiana emergono quando ci si sofferma ad osservare le 30 carte dedicate ai Pokémon di Johto. Come visto nelle serie dedicate a Kanto, Topps Europe Limited scelse di illustrare il primo blocco di Pokémon nella prima serie ed il secondo blocco nella seconda serie. Per le Topps Johto i progetti erano ben diversi. Si può supporre che l’idea iniziale dell’azienda prevedesse di selezionare casualmente alcuni Pokémon dal Pokédex regionale per inserirli nella serie 3 e, con l’uscita della serie 4 inserire tutti i Pokémon di Johto mancanti. Al fine di massimizzare le vendite di entrambe le serie di Johto, questa idea ha senso; i collezionisti si sarebbero trovati costretti ad acquistare anche la nuova espansione per completare le linee evolutive dei loro Pokémon preferiti. Il risultato fu però un disastro.
In Europa non arrivò mai una serie 4 e ad oggi il risultato è un’avventura interrotta a metà, piena di domande e avida di risposte. Nello sfogliare la collezione possiamo apprezzare i tre nuovi starter ma non le loro evoluzioni, troveremo Lugia ma non Ho-Oh e sentiremo la mancanza di iconici Pokémon come i mitici Unown, Umbreon ed Espeon.
L’evidente fallimento delle carte Topps in Europa marcò la profonda differenza tra il mercato americano e quello europeo. L’Italia perse l’occasione di vedere tutti i Pokémon di Johto rappresentati su carta, ma quella fu solo la punta dell’iceberg. In America, Topps Company Inc. sfornò una quantità di serie e sottoserie incredibile, andando ad abbracciare non solo il cartone animato, ma anche i film più iconici. L’azienda mostrò i muscoli a tutto il mondo scegliendo una gamma di olografie e layout pazzeschi per quel periodo. Il grande successo di queste carte permise all’azienda di spingere la produzione fino alla terza generazione di Pokémon.
Sfortunatamente però, l’avventura delle carte Topps dei Pokémon in Italia finì qui, con questa ultima terza serie che racconta più di quello che effettivamente regala.