Abbiamo provato Pokémon: Let’s Go in anteprima: le nostre impressioni

Ebbene sì, grazie ad un evento privato organizzato da Nintendo Italia abbiamo avuto modo di provare in anteprima i tanto discussi Pokémon: Let’s Go, Pikachu! e Let’s Go, Eevee!, i prossimi titoli Pokémon ad arrivare su Nintendo Switch entro fine anno.

Tra gli enormi interrogativi che ci hanno accompagnato dal primo trailer dei giochi fino a poche ore fa, grazie alla demo che abbiamo potuto giocare (uguale a quella mostrata durante l’E3 2018, se non per qualche piccolo cambiamento nei Pokémon tenuti in squadra) ci siamo fatti un’idea generale di quello che avremo tra le mani in pochi mesi.

Il vero motivo di Pokémon: Let’s Go

Sappiamo bene che fin dall’annuncio all’E3 2017 da parte del presidente di The Pokémon Company Tsunekazu Ishihara, molti fan hanno più volte espresso il desiderio di vedere un videogioco Pokémon sulla falsariga del famoso The Legend of Zelda: Breath of the Wild, ma così non è stato.

In primis, perché il gioco a cui si riferiva Ishihara sarà quello che verrà rilasciato (presumibilmente) nel corso del 2019; in secundis, perché Pokémon: Let’s Go non è stato pensato per rivoluzionare la serie, ma bensì per far tornare nel mondo Pokémon i veterani della saga riproponendo una delle avventure originali in uno stile del tutto nuovo, più vicino alla serie animata e con nuove funzioni prese in prestito dal popolarissimo Pokémon GO. Il tutto, al tempo stesso, pensato anche per i più giovani che non hanno avuto modo di vivere la regione di Kanto e tutto quello che ha da offrire.

Sarà anche per questo motivo che GAME FREAK ha deciso di celebrare i 20 anni di “Pokémon Pikachu”, ovvero il nostro amato Pokémon Versione Gialla: Speciale Edizione Pikachu, che invece ha compiuto da poco i 18 anni dall’uscita in Europa. Con un piede (come sempre) tra passato e innovazione, vediamo insieme quali sensazioni ci ha dato Pokémon: Let’s Go, Pikachu! (la versione che abbiamo provato).

Una Kanto mai così bella

Con questi giochi GAME FREAK ha deciso di tornare sui propri passi e distaccarsi (almeno momentaneamente) dalla strada intrapresa da Pokémon Sole e Pokémon Luna ricostruendo le mappe della regione di Kanto con il vecchio stile “squadrato”, e sappiamo bene che a molti aveva fatto storcere il naso.

Joy-Con in mano e via, Pokémon sul grande schermo fa da subito un grande effetto. Vedere il Bosco Smeraldo in TV prendere vita, insieme ai Pokémon visibili sullo schermo che interagiscono con l’ambiente in cui si trovano, con l’erbetta alta che si muove e gli effetti di luce utilizzati rende tutto semplicemente magico. E diciamocelo, è esattamente quello che immaginavamo tutti noi quando, ai tempi, passavamo ore ed ore sul nostro Game Boy senza colori.

Superfluo dunque dire che il gioco vince a mani basse il “premio” di miglior videogioco Pokémon della serie principale per quanto riguarda il comparto grafico (che gode finalmente dell’alta definizione), mettendosi subito in mostra con un risultato piuttosto soddisfacente.

Il nuovo sistema di cattura

Grande curiosità era rivolta ovviamente al sistema di cattura, che ricalca in pieno quello già utilizzato in Pokémon GO. Come detto in precedenza, uno degli obiettivi che hanno portato a questa scelta è stato quello di rendere tutto più simile alla serie animata, dove molti Allenatori riescono a catturare Pokémon senza doverli necessariamente affrontare in battaglia. E infatti, quanti Pokémon ha catturato così il nostro caro Ash?

Nonostante le enormi perplessità che avevamo, soprattutto il sottoscritto, l’assenza delle lotte contro i selvatici non si è fatta mancare più di tanto, e credo sia piuttosto facile da capire perché. Con l’esperienza già accumulata con Pokémon GO (che tra l’altro ho ripreso ultimamente dopo i grandi aggiornamenti che sono stati implementati, ndr) ha reso tutto molto più familiare e intuitivo, tanto da rendere il tutto come se fosse una cosa “normale” dei videogiochi Pokémon.

Il giocatore ha la possibilità di lanciare al Pokémon selvatico delle bacche, in modo da facilitare la cattura o sfruttare altri tipi di effetti. Il colore del cerchietto sul Pokémon indica il livello di difficoltà della cattura. Bisogna prestare attenzione anche al Pokémon che si ha davanti, che potrebbe muoversi e rendere tutto più complesso, sopratutto al momento del lancio della Poké Ball. E, ovviamente, i Pokémon selvatici potrebbero fuggire se non catturati entro un certo tempo. Anche la scelta del tipo di Poké Ball utilizzata influirà sulla difficoltà della cattura.

La Poké Ball Plus

Per farci immergere ulteriormente nell’atmosfera del mondo Pokémon, Nintendo ha pensato bene di farci provare  tutto direttamente con la Poké Ball Plus, un accessorio venduto separatamente che funziona esattamente come un Joy-Con, utilizzabile però solo per Pokémon: Let’s Go, Pikachu! e Let’s Go, Eevee! e dunque non per gli altri videogiochi.

La prova è stata decisamente positiva. La Poké Ball risponde bene ai movimenti dei giocatori (alcune volte fin troppo) ed ha le giuste dimensioni per risultare comoda da tenere in mano, sia da grandi che piccini.

La parte rossa della Poké Ball corrisponde al tasto B dei Joy-Con, e permette di aprire il menù di gioco mentre si prosegue con l’esplorazione durante l’avventura. Anche il tasto centrale bianco ha una duplice funzione, infatti oltre ad essere un tasto A è anche l’analogico che permette al giocatore di spostarsi.

Questa è forse l’unica cosa scomoda di questo gioiellino, dato che in alcune situazioni ci è risultato un po’ macchinoso muovere l’analogico e premerlo contemporaneamente per effettuare un’azione, come la selezione di una mossa durante le battaglie oppure anche semplicemente interagire con il nostro Pokémon accompagnatore.

Oltre a questo, la Poké Ball Plus reagirà in base a quello che accade sullo schermo. Ad ogni giro della Poké Ball lanciata contro il Pokémon avversario, questa vibrerà e il suo tasto centrale si illuminerà e, se il Pokémon sarà stato catturato, si potrà ascoltare tramite la Poké Ball Plus il suo verso originale in 8-bit, una chicca che ha fatto piacere a molti dei presenti all’evento.

Inoltre, è un prodotto costruito con ottimi materiali e che riesce a fare quel che deve in modo ottimale, risultando anche essere visivamente accattivante tanto da convincerci ad acquistarlo anche solo per collezionismo.

Belli, ma con anche dei difetti…

Per quanto la resa grafica del Bosco Smeraldo ci sia apparsa davvero fatta bene, nelle lotte Pokémon non fa di certo una bella figura. Quello che vi possiamo assicurare è che le mosse sono state leggermente modificate con colori migliori, ma le animazioni sono fin troppo simili a quelle che ci portiamo dai tempi di Pokémon X e Pokémon Y. Inoltre, c’è da dire che gli sfondi di lotta sono troppo statici per quello che Nintendo Switch potrebbe offrire. Insomma, questi giochi si portano dietro quel che abbiamo ricevuto con l’epoca del Nintendo 3DS, che non riesce a stupire un videogiocatore che, una volta approdato su una console molto più performante, vorrebbe qualcosa di più.

Il livello di difficoltà della demo era piuttosto basso, ma c’è da specificare che il tutto potrebbe, appunto, essere soltanto stato fatto ad hoc per la demo, e dunque nel gioco finale la questione potrebbe essere diversa.

Questo è un gioco di Pokémon

In conclusione, il messaggio che deve assolutamente passare tra i fan più scettici è che Pokémon: Let’s Go, Pikachu! e Let’s Go, Eevee! sono in tutto e per tutto dei videogiochi di Pokémon, nello specifico un remake di Pokémon Versione Gialla.

Che siano state tolte le lotte contro i Pokémon selvatici oppure tagliati molti Pokémon lasciandoci solo quelli nativi della regione di Kanto, rimangono le atmosfere tipiche locali con annesse esplorazioni, le sfide contro i Capopalestra come Brock, Misty e via dicendo. Rimane il Team Rocket, pronto a metterci nuovamente i bastoni tra i piedi, così come una Lega Pokémon da conquistare e un Pokédex da completare catturando, ora più che mai, ogni nuovo Pokémon che troveremo lungo il cammino. Il tutto, condito dalla grande versatilità che soltanto una console come Nintendo Switch può offrire.

E con molte novità che, sicuramente, serviranno anche per lo sviluppo del capitolo per il 2019. Ma questa, sarà un’altra storia. Nel frattempo, continuiamo a vedere cosa ci riserveranno questi titoli in uscita il prossimo 16 novembre.