È stato presentato alla Festa del Cinema di Roma I Love Lucca Comics & Games, il primo film dedicato alla community, alla cultura e ai valori del più grande festival europeo della cultura pop. Diretto da Manlio Castagna e prodotto da I Wonder Pictures in collaborazione con Lucca Crea e All At Once, il documentario arriverà nelle sale italiane il 10, 11 e 12 novembre, per poi approdare sulla piattaforma digitale IWONDERFULL (disponibile su Amazon Prime Video).
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Un racconto per chi non è mai stato a Lucca
Durante la conferenza stampa, il team ha spiegato come l’obiettivo del film non sia quello di mostrare l’organizzazione o la complessità logistica di un evento che attira oltre 300 mila visitatori, ma di restituire la gioia che Lucca Comics & Games riesce a creare in chi vi partecipa.
«La sfida? Scegliere tra 300.000 persone e capire cosa filmare e quando», rivela Andrea Romeo, produttore e direttore editoriale di I Wonder Pictures. «Bisognava trovare il frammento che raccontasse il tutto.»
Un anno prima delle riprese, il team di sceneggiatori – Anita Rivaroli, Giulia Giapponesi, Alessandro Diele e lo stesso Castagna – era già a Lucca per studiare la fiera.
Poi c’è stata la call to action alla community…
«Raccontaci la tua esperienza a Lucca Comics», spiega Castagna. «In dieci minuti sono arrivate decine di storie.»
La selezione è stata dura:
«Abbiamo scelto quelle più rappresentative dei cinque pilastri di Lucca: comunità, inclusione, scoperta, rispetto, gratitudine.»
Il regista fa poi riferimento ad una ragazza di 14 anni incontrata il giorno prima della conferenza all’anteprima del film, durante la fiera di quest’anno:
«Dopo una paralisi, due mesi in ospedale, ogni giorno diceva alla madre: “Quando cammino, la prima cosa che voglio fare è andare a Lucca Comics.” Ha reimparato a camminare per tornare qui.»
Per molti, Lucca Comics & Games è un ponte generazionale, un momento in cui padri e figli, lontani durante l’anno, riscoprono un legame comune.
Castagna descrive I Love Lucca Comics & Games come un’opera “mandalica”: un disegno effimero, costruito in un anno di preparazione e destinato a dissolversi alla fine della fiera, lasciando però un segno in chi vi partecipa.



La musica e il tono emotivo del film
Il musicista Frankie Hi-Nrg, uno dei tanti volti noti ospiti di Lucca Comics & Games presenti nel documentario, firma “Lucca Around”, la canzone dei titoli di coda, interpretata da Lillo.
«Il concetto era: come questa città si trasforma da spazio murato per impedire la penetrazione a spazio murato per proteggere chi accoglie», racconta il rapper.
«Ho voluto spruzzare un glitter di ironia su un pensiero alto e affettuoso. E Lillo è il sublime rappresentante di Lucca Comics: fumettista, collezionista, pittore di miniature, cosplayer. Chi meglio di lui?»
La colonna sonora del film è invece firmata da Fabio Antonelli.
La produzione del film
Il lavoro si è svolto in 24 mesi ed è stata una vera “sfida produttiva”: si è dovuto condensare in un racconto coerente un evento che coinvolge centinaia di migliaia di persone e infinite storie possibili.
“Il film suona come un preludio,” ha spiegato Castagna, “un primo capitolo che potrebbe aprire la strada a una serie di nuovi documentari, magari costruiti anche con il materiale d’archivio delle edizioni passate.”
E infatti, Romeo annuncia:
«Questo è l’episodio uno. Stiamo già facendo casting nella community e lavorando sul recupero di un immenso archivio. Una manifestazione va ascoltata per raccontarla. Se qualcuno cercherà qualcosa tra 50 anni, troverà questo oggetto di carattere cinematografico, più che migliaia di ore di girato.»
Secondo Castagna, i lucchesi vedranno nella pellicola uno sguardo “esterno ma pieno di ammirazione”:
“Lucca sta prendendo coscienza della propria responsabilità culturale. Quando vedranno come viene raccontata da fuori, capiranno davvero la portata di ciò che hanno costruito.”
I Love Lucca Comics & Games celebra dunque una realtà che, alla soglia dei suoi sessant’anni, si conferma come una sorta di Woodstock italiana: un luogo di libertà, immaginazione e comunità, paragonato da Castagna a esperienze come il Burning Man o il Coachella.
