McDonald’s x Pokémon: la collaborazione in Giappone è stata un disastro ed è finita in anticipo

La recente campagna Happy Meal McDonald’s x Pokémon in Giappone, lanciata per celebrare l’arrivo di nuove carte esclusive dedicate ai mostriciattoli tascabili, ha rapidamente attirato l’attenzione dei fan… e purtroppo anche degli scalper.

Il problema: Happy Meal Pokémon presi d’assalto dagli scalper

Questi ultimi, spinti dal solo profitto, hanno preso d’assalto i ristoranti acquistando enormi quantità di Happy Meal unicamente per ottenere le carte, rivendendole poi online a prezzi esorbitanti.
Il risultato? Code infinite, caos nei locali, spreco di cibo e delusione per famiglie e bambini che non sono riusciti a partecipare alla promozione.

Le nuove regole di McDonald’s Giappone

Per fermare gli abusi, McDonald’s Giappone introdurrà restrizioni severe:

  • Limiti agli acquisti di determinati Happy Meal per un periodo stabilito.
  • Possibile blocco degli ordini via app e consegne a domicilio durante il periodo di restrizione.
  • Divieto di vendita a chi si comporta in modo aggressivo verso lo staff o tenta acquisti ripetuti e massivi.
  • Revoca dell’iscrizione all’app ufficiale per i clienti con comportamenti scorretti o precedenti di acquisti sospetti.

McDonald’s Giappone ha dichiarato di voler collaborare con le principali app di mercato dell’usato per scoraggiare e limitare la rivendita delle carte Pokémon provenienti dagli Happy Meal.
L’obiettivo è ridurre drasticamente il fenomeno e tutelare i veri fan, in particolare i bambini, destinatari principali dell’iniziativa.