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Milioni di dollari in Carte Pokémon sotto indagine per falsificazione

Carte Pokémon

Le famose “carte prototipo” del Gioco di Carte Collezionabili Pokémon, considerate un pezzo di storia per i collezionisti, sono ora al centro di un grande scandalo. La vicenda coinvolge Takumi Akabane, uno dei creatori originali del TCG Pokémon.

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L’autenticità delle carte Pokémon prototipo, considerate un pezzo di storia del Gioco di Carte Collezionabili (TCG), è ora sotto inchiesta.

Il ruolo di Takumi Akabane e le Carte Pokémon

Negli ultimi mesi, centinaia di queste carte sono state vendute da collezioni private, tra cui quella di Takumi Akabane, ex-dipendente di Creatures e uno dei creatori originali del TCG. Le carte rappresentano i primissimi giorni del progetto, risalenti al 1995, e mostrano la progressione dai concept iniziali ai design beta definitivi.

Akabane ha partecipato personalmente ad alcuni eventi per firmare alcune delle carte, e la società di autenticazione CGC aveva collaborato con lui per verificarne l’autenticità. Tuttavia, un collezionista, noto come PFM, ha utilizzato una tecnica forense avanzata per analizzare i watermark nascosti sulla carta, rivelando che molte di queste carte sono state stampate nel 2024, non negli anni ’90.

L’impatto economico

Numerosi altri collezionisti hanno esaminato le proprie carte e riscontrato risultati simili. La comunità è ora divisa: mentre alcuni si chiedono se esista una stampa originale, altri dubitano dell’autenticità di tutte le carte in circolazione. PFM ha dichiarato: “È stato davvero scoraggiante scoprirlo. Più del valore finanziario, pensavo fosse incredibile possedere un pezzo di storia. È triste che sia andata così.

L’impatto economico è piuttosto importante: diverse carte hanno raggiunto prezzi esorbitanti, come un prototipo di Pikachu venduto recentemente per 20.000 dollari all’asta. Collezionisti e case d’asta hanno già sospeso le vendite in attesa di ulteriori indagini. In una dichiarazione, Alt ha affermato: “Siamo consapevoli delle accuse e stiamo collaborando con CGC per fare luce sulla situazione. Forniremo aggiornamenti appena disponibili.” CGC, che aveva autenticato le carte, non ha ancora rilasciato dichiarazioni pubbliche.

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