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Pokémon: Ali del Crepuscolo e l’omaggio allo studio Ghibli

Ali del Crepuscolo Ghibli

È da poco uscito in giapponese la nuova puntata di Pokémon: Ali del Crepuscolo e al centro dell’attenzione abbiamo questa volta Azzurra, la capopalestra di tipo acqua di Galar. Nel corso della puntata abbiamo saggiato quanta forza di volontà richieda l’essere contemporaneamente una top model e una capopalestra di successo, ma c’è di più. Per quanto sia interessante analizzare le puntate di Ali del Crepuscolo, per questa volta dobbiamo soffermarci sui pochissimi secondi di una scena in particolare.

Il fermo immagine

Durante un photoshooting vicino ad un corso d’acqua, Azzurra incontra un Milotic che aveva già conosciuto nella sua forma non evoluta da bambina. Prima di cavalcarlo, Azzurra fissa sott’acqua il maestoso Pokémon con un’espressione che ci sembra fin troppo famigliare…

Capelli fluttuanti nell’acqua, occhi sgranati, espressione sorpresa, bolle tutto intorno e i riflessi della luce filtrata dall’acqua… dovreste aver capito a quale iconica scena dell’animazione giapponese questa sequenza strizza l’occhio? E se vi dicessi la Città Incantata e più nello specifico l’esperienza pre-morte dell’infanzia della protagonista? Ebbene si, molti elementi di questo episodi rimandano al capolavoro dello studio Ghibli, questa scena su tutte.

Il rimando a film e pellicole di produzione nipponica, prodotte dallo studio Ghibli

Vi si è rinfrescata la memoria? Nella pellicola vincitrice dell’Oscar è presente un flashback in cui la protagonista, Chihiro, cadde in un fiume e proprio quest’ultimo la salvò. Il fiume era, infatti, il drago Haku, divinità che incarnava il corso d’acqua dove la bambinaera caduta. La scena qui riportata è quella in cui la bambina vede stupita sott’acqua il suo salvatore. Haku, oltre la sua forma umana, ebbe, anche, una forma da drago orientale che, nella tradizione cinese, è considerato sinonimo di protettore dei corsi d’acqua. Haku, in quanto dragone orientale, vantò scaglie lucenti, eleganza, un legame con l’acqua e sopratutto potenza.

La traslazione in Pokémon: Ali del Crepuscolo

Traslando il tutto in Pokémon: Ali del Crepuscolo è chiaro come Milotic rispetti pienamente questa descrizione tracciando un ulteriore legame, tra il film dello studio Ghibli, e questo episodio. Se ancora pensiate che tutte queste siano coincidenze vi invitiamo ad ascoltare i suoni dell’episodio, o meglio, la loro assenza. Sia la scena di Ali del Crepuscolo che quella del film presentano pochi secondi di assoluto silenzio, impegnati nell’inquadrare i volti delle due fanciulle, seguiti e preceduti da scene rumorose e violente. Stessa identica costruzione della scena: non può sicuramente essere una coincidenza.

Ali del Crepuscolo Ghibli

La qualitas del titolo

Già dal primo episodio l’animazione ricordava molto quella dello studio Ghibli, soprattutto nell’attenzione ai dettagli e nello studio metodico della luce. Anche questa puntata conferma questo collegamento. È evidente come gli animatori di Pokémon: Ali del Crepuscolo ammirino profondamente i lavori dello studio Ghibli tanto da omaggiarli con una sequenza del genere. E prima che qualcuno dica una qualche assurdità, si è un omaggio, un Easter Egg come si intenderebbe nel linguaggio moderno, utilizzando un neologismo anglosassone, non un plagio. Una scena così iconica è immediatamente riconoscibile, da un occhio attento, non sarebbe mai stata inserita se non ci fosse stata la volontà di omaggiare quelli che considerano chiaramente come esempi da seguire.

Questa volontà d’ispirarsi a grandi animatori, come le mastranze dello studio Ghibli, è sicuramente apprezzato , sopratutto per la “qualis optimum” che contraddistingue il prodotto. Pokémon: Ali del Crepuscolo non smette mai di stupirci, e non vediamo l’ora di sapere quali altre chicche abbia in servo per noi nei prossimi episodi!

Inoltre, avete notato che anche in questo episodio venne citato il tassista del Volotaxi? Sicuramente costituisce un ulteriore elemento a favore della nostra teoria di qualche tempo fa…