Search
Close this search box.
Search
Close this search box.

Un punto sulla situazione di GGC Pokémon Pocket: dedizione nei confronti degli appassionati o discesa verso il pay to play?

A seguito del supporto ricevuto in questi mesi dal gioco, forse è arrivato finalmente il momento di elaborare un punto sulla situazione di GCC Pokémon Pocket. Una nuova vagonata di carte è già alle porte ma le tempistiche per completare tutti i raccoglitori in tempo rasentano l’impossibilità: non c’è più alcuna sicurezza, anche per chi paga!

Entra nel Gruppo Telegram di PokéNext per essere subito aggiornato su tutte le novità e per commentarle con altri fan: https://t.me/pokenext

Fino a qualche giorno fa qualsiasi fan avrebbe giurato che non si sarebbe più parlato di nuove espansioni di GCC Pokémon Pocket almeno fino ad un Aprile inoltrato. Proprio per questo motivo la notizia del prossimo mini-set “Tripudio Splendente” ha preso in contropiede gran parte della community, suscitandone emozioni miste e polarizzate. Vorremmo quindi esplorare le vare sfaccettature dell’ultima mossa di marketing della The Pokémon Company, evidenziandone le implicazioni economiche ed etiche nei confronti dei consumatori.

Un punto (di partenza) sulla situazione di GCC Pokémon Pocket

Gli amori tossici nascono con molta probabilità in periodi di difficoltà e di debolezza, questa è forse una verità che va estesa anche in campo para-sociale. Quello di cui stiamo parlando è il periodo di uscita di Pokémon GGC Pocket: tra un 2024 svuotato dei mostriciattoli tascabili e un 2025 pieno di incertezze all’orizzonte. Molti fan erano dimidiati tra il sentimento di astinenza nei confronti di un main-line Pokémon e il rancore suscitato dall’andamento tecnico dei titoli usciti negli ultimi 10 anni di attività del brand Pokémon.

Ad aggravare questa situazione vi era la tragica situazione in cui versava (e ancora versa) il collezionismo di carte fisiche, piagato dagli scalper e dalle serializzazioni striminzite dei prodotti. In questo contesto, Pokémon GCC Pocket avrebbe dovuto essere uno stuzzichino, un anti-stress per placare gli animi dei collezionisti e dei videogiocatori. Entrambe fette di pubblico che, per restare attaccate al brand, avrebbero potuto solamente riporre le speranze verso un impossibile e lontano Leggende Pokémon Z-A o un risanamento di un irrecuperabile mercato delle carte fisiche.

In più Pokémon GCC Pocket arrivava anch’esso sotto l’occhio di diffidenza di una grande percentuale di appassionati. Vuoi per antipatia di quel Pokémon Direct in cui il titolo mobile attirò su di sé i riflettori del “big project” senza lasciare spazio a titoli per console, vuoi per sfiducia verso le modalità con cui lo sviluppatore DeNa aveva dimostrato di gestire il suo altro gioco mobile, Pokémon Masters Ex.

Eppure l’uscita di Pocket fu un successo miracoloso, il gioco funzionava alla grande e, sebbene soffrisse di una componente ludica limitata e carente, sembrava potesse essere gestito al livello collezionistico da qualsiasi utente free-to-play!

La situazione di GCC Pokémon Pocket tra aggiornamenti, espansioni e primi passi verso un sostegno continuativo del gioco

Seppure i primi giorni di vita di gioco ci fu qualcosa di lontanamente paragonabile alla “Pokémon GO-mania” del 2016 per merito dei ben riusciti elementi catchy del gioco e di un notevole comparto artistico per quel che concerneva le carte full-art, sembrava che la maggior parte degli utenti avesse compreso i limiti del software e impedivano ai propri animi di sviluppare grandi attaccamenti nei confronti del titolo. La minuta espansione “L’isola Misteriosa” non riuscì a far evolvere radicalmente il gioco, se non per qualche chicca ludica e artistica, e ormai il destino di Pocket sembrava viaggiare su dei binari già predestinati!

La vera svolta per il gioco fu l’uscita del set Scontro Spaziotemporale, che ha contribuito ad elevare la maggior parte dei buoni guizzi del titolo a veri e propri punti di forza, portandosi però con sé anche una prima grande incertezza.

Infatti, a seguito dell’esplosione targata quarta generazione, il metagame si ampliava sempre di più rimanendo però sempre bilanciato e coerente con tutte le carte uscite dai primi giorni di vita del titolo mentre le illustrazioni delle carte si mostravano sempre più sperimentatrici e rifinite. Insomma, il gioco sembrava aver risolto quasi tutti i problemi in cui versavano le carte fisiche da anni: pigrizia artistica e crescita fuori controllo del power creep nel corso del tempo!

Un punto sulla situazione di GCC Pokémon: Luce Trionfale e precarietà

Se però si iniziava a risentire di un problema comune alla controparte cartacea, quello era la “scarsa reperibilità del prodotto”. Certo, non proprio la stessa dinamica dato che ogni giorno si ricevono 2 buste di espansione da parte del gioco (cosa che invece le nostre edicole e i nostri rivenditori di fiducia non possono più assicurare), ma comunque cominciava ad essere difficile completare un set base (anche spendendo qualche soldino) in tempo per l’uscita dell’espansione successiva. Complice di questo difetto era la lacunosa meccanica degli scambi, che tutt’oggi supporta i collezionisti in maniera ampiamente minore rispetto a quelle che erano le aspettative!

Sebbene ad alcuni la vicinanza di date d’uscita tra Scontro Spaziotemporale e Luce Trionfale abbia fatto storcere il naso per le problematiche evidenziate precedentemente, il suo essere un set contenuto non lo ha reso un gran problema sul lato collezionismo. Se poi l’espansione si proponeva di non invadere troppo l’ambiente competitivo (tranquillizzando così i giocatori che non avrebbero dovuto smantellare i propri mazzi a pochi giorni dall’inizio del metagame di Scontro Spaziotemporale) e offriva la chicca la chicca delle carte olografiche garanti dello stemma di Arceus, che tanto ricordava i pattern sulle stampe del medesimo Pokémon dalla ormai lontana espansione del GCC: Platino Arceus, non si può certo dire che l’accoglienza sia stata negativa!

Tripudio Splendente, futuro incerto

Ma proprio quando la pancia dei fan sembrava stata fatta piena, ecco che qualche giorno fa succede l’impensabile: l’annuncio di una nuova espansione in uscita nel brevissimo periodo, Tripudio Splendente.

Oltre all’imprevedibilità del set dato che lo “slot dell’espansione minore” era già stato occupato da Luce Trionfale per questo secondo ciclo di Pokémon GCC Pocket, molti fan sono rimasti stupiti anche dal taglio netto con lo stile delle precedenti espansioni. Si riprende una tradizione ormai consolidata dalla controparte cartacea ormai dai tempi della settima generazione: dedicare un set a un’ingente quantità di mostriciattoli cromatici (il cui titolo, almeno nelle edizioni italiane, contiene sempre la parola “destino”), mostrati sia in forma standard, i cosiddetti “baby shiny”, sia come protagonisti della meccanica gimmick di turno (Pokémon Gx, Pokémon V, Pokémon Vmax e in questo caso specifico Pokémon EX)!

Inoltre, in modo simile alle esperienze cartacee, il set propone una sorta di interazione con espansioni che lo precedono, provvedendo quindi a riproporre creature di prima e quarta generazione, ma rinfrescando comunque il quadro generale con l’introduzione di alcuni Pokémon di nona.

Forse è proprio sulla decisione dei Pokémon scelti che è possibile muovere delle critiche: è vero che i set shiny hanno sempre reiterato Pokémon già usciti in quel ciclo di espansioni, ma la specifica scelta di un Lucario, un Charizard e un Pikachu come mascotte in prima linea risulta comunque sospettosa. Le 3 bestie sacre a cui si è fatto riferimento sono infatti, forse in ordine, i Pokémon più popolari tra la community, e il vederli affiancati a un’idea molto tendente al fan service piuttosto che a una rischiosa innovazione, può suscitare in diversi fan il presentimento che la direzione intrapresa da GCC Pokémon Pocket non sia quella più retta.

Come dovremmo prenderla?

Se i giocatori faticavano già all’uscita di Luce Trionfale a stare dietro a tutti i set base, l’annuncio imminente di un qualcosa di anche probabilmente più corposo, non farebbe che peggiorare questo aspetto, rendendo anche la spesa di soldi un salto nel vuoto (ricordiamo per esempio i 1500$ spesi da un utente di Reddit per collezionare tutte le carte della primissima espansione Geni Supremi). Dall’altra parte l’utenza meno interessata al completismo troverà sicuramente linfa nuova per ravvivare i propri spacchettamenti (perché, diciamocelo, aprire buste in periodi di mini-set inoltrati si traduce in rendite noiose e accumuli mastodontici di doppioni) e ampliare un po’ il metagame, rimasto impassibile al netto delle ultime aggiunte.

Rimangono dunque molte perplessità riguardo l’andamento del GCC Pokémon Pocket, riteniamo che quando i giocatori free-to-play non avranno abbastanza risorse da potersi permettere di giocare anche un solo mazzo in meta, allora si potrà effettivamente definire il titolo solo un “free-to-start” e in quel caso Tripudio Splendente sarà riconosciuta retroattivamente come il primo grande passo verso il baratro. Allo stesso tempo però non è saggia scelta farsi influenzare dalle troppe aspettative che si sono riposte in Pocket e dalla scarsa fiducia che si nutre ormai nei confronti del brand per dubitare già del progetto forse meglio riuscito nel panorama mobile dei mostriciattoli tascabili.