L’Open World di Pokémon Scarlatto e Violetto: “La libertà, è un’avventura che non finisce mai…”

Millennials o Gen Z, fan datati o neofiti, collezionisti o giocatori competitivi. Per tutti quanti, dal 18 Novembre, Pokémon è un Open World.

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Facciamo un gioco. Siamo nei primi anni 2000, voi state giocando al vostro Game Boy Color ed esplorando ora Johto, ora Kanto in lungo ed in largo. Pensate tra voi quanto sarebbe spettacolare se nel prossimo gioco Pokémon, la nuova regione fosse collegata alle due precedenti, così da sfamare la voglia di esplorazione. Sappiamo tutti come è finita: Pokémon Rubino e Zaffiro vengono immessi sul mercato, sono limitati alla sola regione di Hoenn, e, a dirla tutta, il lancio dei titoli di terza generazione all’epoca riscosse più perplessità che sorrisi.

Stacco temporale. Febbraio 2019, Pokémon sbarca su Nintendo Switch, portando con sé il fascino del 3D, della visuale non fissa, della libertà di movimento (e dunque d’esplorazione) e della qualità video che solo una console fissa, o quanto meno ibrida, può dare. Anche qui le aspettative tanto alte cadono e si fanno male. La resa grafica è ben sotto gli standard Nintendo ai quali eravamo abituati negli ultimi anni e l’attenzione ai particolari era minima se non assente. Galar e i suoi Spada e Scudo avevano promesso tanto e hanno mantenuto poco.

Eppure, sappiamo con certezza, che tra voi c’è sempre l’intramontabile romantico il quale, come un arbitro pronto a fischiare l’inizio della partita, ha in canna la frase che tutti temiamo di più. “Ma ci pensate ad un gioco Pokémon con tutte le regioni? Sarebbe bellissimo!“… Per alcuni un sogno, per altri fantascienza, di certo irrealizzabile per ora in casa Game Freak.

Novembre 2022, Paldea freme dalla voglia di essere scrutata in ogni suo anfratto e Pokémon Scarlatto e Violetto si candidano direttamente al premio “gioco Nintendo più atteso dell’anno“. La nona generazione è ormai alle porte.

Il primo gioco Pokémon Open World

Lo sappiamo, i trailer hanno già mostrato al mondo intero i limiti presenti all’interno di Pokémon Scarlatto e Violetto. A rincarare la dose ci pensano testate giornalistiche e creators invitati alle anteprime di Londra qualche settimana fa. Bug grafici, texture approssimative, movimenti poco fluidi e calo degli FPS nei momenti più frenetici, sono tra gli argomenti trattati di recente. Insomma, parliamo del primo gioco Pokémon Open World: è dunque questo il prezzo che siamo disposti a pagare? Eeeeeh… dipende.

Il mondo videoludico è in continua crescita ed espansione e vedere Pokémon ancora oggi ancorato a certe zavorre fa davvero male. Ad ogni modo, in molti credono che finalmente, con colpevole ritardo, potremmo essere sulla strada giusta. Insomma, parliamo del franchise più remunerativo al mondo, non potrà rimanere indietro per sempre, vero?

Citando testualmente il sito ufficiale:

Il mondo dei Pokémon si è evoluto

Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto, i nuovi giochi della serie Pokémon, arrivano a fine anno su Nintendo Switch. Con questi titoli, la serie Pokémon si evolve in un modo tutto nuovo consentendoti di esplorare liberamente un ricco e vasto mondo.

Quindi come non emozionarsi con una frase simile? Non sarà il gioco Pokémon con tutte le regioni, ma puoi andare dove vuoi, quando vuoi e come vuoi. Tralasciando tutti gli ostacoli dettati dal gameplay, questa è una svolta epocale nel mondo dei mostriciattoli tascabili. Pensateci bene, il concept dietro allo storico anime per cui Ash negli ultimi 25 anni ha girato tutto lo scibile in compagnia del suo Pikachu, ora è nelle nostre mani. Chiamatela se volete immedesimazione, noi preferiamo l’espressione “sogno che si avvera“. La tecnologia dietro a certi titoli, al giorno d’oggi, esige rispetto e quanto meno quel disancoraggio accennato prima. Basta percorsi uniti dal punto A al punto B, basta quest consequenziali, basta il concetto di “pagoda da scalare con boss finale in cima”, il futuro dei videogiochi RPG non può e non deve essere questo. E Pokémon, come detto prima, merita più rispetto.

Open World
Open World

E a noi chi pensa?

Sapete chi merita anche più rispetto? Noi, eterni viaggiatori nel cuore, allenatori nella mente e videogiocatori con le mani. Pokémon Oro e Argento (aggiungiamo anche Cristallo), contestualizzati nel periodo storico d’uscita, hanno venduto 30 milioni di copie. L’ottava generazione di Spada e Scudo si piazza poco dietro con 23,9 unità distribuite nel globo. Pokémon Scarlatto e Violetto avevano superato le copie preordinate della scorsa era e di Leggende Pokémon: Arceus già due settimane fa, a 30 giorni abbondanti dal rilascio mondiale del titolo.

A proposito di Leggende Pokémon, non si può certo dire che finalmente Game Freak non abbiamo sfornato una trama leggermente più matura. Il tutto condito da esperimenti grafici e narrativi figli (ed ormai ne siamo certi) di tutti quei test che ci avrebbero portati a Paldea. Ma LPA ha fatto molto di più: ha alzato l’asticella, eccome se l’ha fatto.

Siamo nostalgici e, diciamocelo chiaramente, ci siamo accontentati anche fin troppe volte, ma se viziati con un titolo come Leggende Pokémon: Arceus, ecco che gli adolescenti assopiti nei veterani e i giovani trepidanti per il gioco Pokémon definitivo fanno squadra in attesa del prossimo titolo che deve a quel punto superare i risultati precedentemente ottenuti.

Una Paldea tutta per noi

Open World

Batto la palestra o finisco l’esplorazione di tutta l’area? Magari trovo un Pokémon utile da utilizzare contro il mio avversario! Ah, ma qui c’è il team malvagio da battere, allora mi dedico a questo per livellare la squadra, così dopo posso anche cercare il Pokémon dominante della zona.

Tra qualche giorno, tutti noi saremo in questa situazione, perché potremmo finalmente decidere l’ordine ed il ritmo con cui avanzeremo nella storia. Quante ore ci saprà regalare questo lavoro è un mistero, di certo però abbiamo l’eredità degli errori fatti a Galar e Hisui, oltre che il nostro desiderio viscerale di poter paragonare Pokémon, almeno al livello di gameplay, a giochi tripla A di tutto rispetto.

Non diciamoci bugie, siamo ben lontani da quello che abbiamo visto in Bayonetta 3 o che vedremo in The Legend Of Zelda: Tears of the Kingdom, però stavolta siamo davvero sulla strada giusta. The Pokémon Company non può più fallire, deve sempre migliorarsi e non tornare indietro, anche perché non è detto che l’ennesimo scivolone venga poi perdonato. Abbiamo tante aspettative su Scarlatto e Violetto, molte delle quali già affondate ancor prima di ricevere un riscontro, tuttavia la fiducia, l’amore, la passione che ci legano a questo brand, continuano imperterrite ad alimentare una fiamma all’interno di ognuno di noi.

Quindi allenatori, gambe in spalla e zaino pieno, l’avventura sta per iniziare! Che sia Sprigatito, Fuecoco o Quaxly il vostro compagno di avventura non importa, Paldea sarà nostra in lungo e in largo! Mesapoli e tutte le altre città aspettano solo noi per mostrarci quanto avanti si è andati nello studio di game e level design. Tutto questo mentre la trama si districherà innanzi a noi in attesa di scoprire cosa si cela dietro la coltre al centro della mappa. Quindi non possiamo non chiudere con la frase “…E la vivrai, con ogni Pokémon che acchiapperai… Lancia la tua sfera!…perché nuovi mostriciattoli tascabili aspettano solo noi per essere scoperti.

Buona fortuna allenatori, ci vediamo su Scarlatto e Violetto, primo gioco Pokémon Open World della storia, dal 18 Novembre su Nintendo Switch.