Come ogni venerdì torna lo speciale sulla storia del mondo Pokemon. Dopo aver parlato dei misteriosi Alfa, preparatevi ad immergervi nella più bella delle storie di Johto.
Capitolo 5: Una storia di torri, tempeste e magia.
Gli Alfa, come abbiamo già detto abbandonarono la loro città sacra e si spostarono su tutta la regione. La città che accolse la loro cultura e i loro misteri fu principalmente Amarantopoli, dove le antiche tradizioni persistono ancora oggi.
Gli uomini qui vollero costruire dei monumenti, a simboleggiare il forte legame tra uomini e Pokémon.
Edificarono così due torri di eguale altezza e le dedicarono ai due Pokémon venerati proprio dagli Alfa: Lugia e Oh-Ho, in quanto incarnazione dell’Anima e del Cuore.
I due PoKèmon ne furono felici, e si posarono rispettivamente sulla Torre d’Ottone e sulla Torre di Latta (Oggi Torre Campana). Queste pagode erano alte dieci piani ciascuna ed erano sempre piene di uomini e Pokémon. Spesso i sacerdoti della città e coloro che avevano un legame più stretto con i Pokémon salivano sulla cima delle torri per trovare pace e sentirsi vicini a quelle due magiche creature.
Questo avveniva 700 anni prima che Gold iniziasse il suo viaggio per la regione di Johto. Purtroppo però, 150 anni fa una terribile siccità oppresse la regione e con essa arrivò la guerra. Mentre tutta la regione era stravolta, un giorno le nubi si addensarono su Amarantopoli e un fulmine cadde dal cielo sulla Torre d’Ottone. Le fiamme divamparono e la Torre fu perduta; quando l’incendio aveva ormai avviluppato l’intero edificio però una fitta pioggia arrivò a spegnere le fiamme e a mettere fine alla siccità che per così tanto tempo aveva afflitto Johto.
Gli abitanti della città solo allora si resero conto che Lugia, colui che abitava quella che sarebbe stata conosciuta come la Torre Bruciata, se ne era andato, fuggito via chissà dove. Intanto, nelle profondità della torre, tre Pokémon rimasti intrappolati erano morti, ma il Pokémon Arcobaleno, mosso a pietà li riportò in vita. Nessuno ricorda il loro nome prima di quel terribile fatto, ma oggi tutti li conoscono come Raikou, Entei e Suicune ossia il fulmine, il fuoco e la pioggia. Da quel momento essi percorrono tutto il mondo, per sfogare la loro incredibile energia. Ho-Oh e Lugia invece, abbandonarono le loro rispettive torri e nessuno sa dove siano finiti. Si dice però, che un allenatore puro di cuore riuscirà ad incontrarli, un giorno.
Anche oggi il nostro approfondimento finisce qui. La storia delle due torri è forse tra le più iconiche della saga, ma anche quella di cui parleremo la prossima settimana non è da meno. Preparatevi a scoprire tutto sulla famiglia reale di Unima.